Uomo politico italiano (Mantova 1873 - Roma 1952). Tra i fondatori del Partito socialista riformista (1912), ricoprì numerosi incarichi di governo, ma con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica. [...] italiano nel 1912 (congresso di Reggio Emilia) e diede vita alla nuova formazione socialista riformista. Volontario della prima guerra mondiale, fu ministro dei Lavori pubblici nel ministero Boselli (1916-17), e tornò a esserlo nel secondo gabinetto ...
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Storico italiano (Paganica, L'Aquila, 1876 - Santarcangelo di Romagna 1971). Insegnò Storia moderna presso le univ. di Milano e di Roma; nazionalista, aderì al fascismo. Nei suoi studi rivolse particolare [...] al centro dell'analisi sono posti la protesta sociale del Mezzogiorno e i connessi problemi dell'emigrazione (1926, 2a ed. accresciuta 1967); Francesco Crispi (1928); Guerra, dopoguerra, fascismo (1928); la storia del fascismo nell'Enciclopedia ...
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Uomo politico italiano (Cremona 1857 - Roma 1920). Tra i fondatori del PSI, ne divenne in seguito uno dei capi della frazione riformista. Espulso (1912) dal partito per il suo sostegno all'impresa libica, [...] (congr. di Reggio nell'Emilia, luglio 1912), e fondò con altri il Partito socialista riformista italiano. Favorevole all'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale, che per B. aveva come fine l'emancipazione delle nazionalità, a 58 anni ...
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Regista inglese (n. Nuneaton, Warwickshire, 1936). A lungo impegnato in regie teatrali e soprattutto televisive, esordì nel cinema con Poor cow (1967) e si affermò presto, per lo spirito di denuncia, la [...] cinema di Venezia. La particolare attenzione alla tematica sociale e la tendenza a entrare nella drammatica quotidianità spirit of '45 (2013), documentario sulla fine della seconda guerra mondiale e la vittoria dei laburisti contro Churchill, Jimmy’s ...
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Generale italiano (Filettino 1882 - Roma 1955). Dopo aver partecipato alla guerra del 1915-18, fu a lungo in Libia, dove condusse la campagna per la riconquista della Tripolitania e della Cirenaica. Generale [...] anni a vita privata, dopo l'armistizio dell'8 sett. 1943 assunse il ministero della Difesa della Repubblica Sociale Italiana. Consegnatosi agli Alleati (1945), fu poi processato (1948) e condannato per collaborazionismo. Liberato per l'amnistia (1950 ...
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Diplomatico e uomo politico italiano (Livorno 1903 - Verona 1944); figlio di Costanzo; console generale a Shanghai (1930), poi ministro plenipotenziario in Cina, divenne per il suo matrimonio con Edda [...] di fronte all'aggravarsi della situazione italiana nella seconda guerra mondiale. Dovette abbandonare gli Esteri il 5 febbr. di passare in Spagna), fu consegnato alla Repubblica Sociale Italiana. Condannato a morte dal tribunale speciale fascista di ...
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Patriota ed economista italiano (San Giovanni a Teduccio 1817 - Procida 1877). Avviatosi agli studî economici, raggiunse la notorietà con la pubblicazione dei Principii di economia sociale esposti in ordine [...] C. Farini (1860). Senatore dal 1862, ricoprì la carica di ministro delle Finanze (1865-67), non esitando a decretare il corso forzoso nel grave momento della guerra del 1866. Ministro della Pubblica Istruzione (1872-74). Socio naz. dei Lincei (1875). ...
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Economista italiano (Napoli 1859 - Roma 1924). Ufficiale dell'esercito, prof. di storia militare alla scuola superiore di guerra di Torino, scrisse pregevoli studî critici di arte militare. Abbandonata [...] (1909-13) il trisettimanale politico-militare La preparazione, collaborò attivamente al Giornale degli economisti e alla Riforma sociale e tra i suoi articoli va ricordato Il ministro della produzione nello Stato collettivista (1908), in cui sono ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] i reduci, si fece interprete, dopo la fine della guerra, della loro indignazione per la "vittoria mutilata" e guidò esplicitezza, ricavandone dal canto suo la conferma di una funzione sociale e del relativo consenso. È però da romanziere, con Il ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] gravi conseguenze: occupata per tre anni dalle potenze nemiche, fu obbligata a pagare esose indennità di guerra; dopo un periodo di relativa pace sociale visse lo scoppio del malumore e della vendetta del mondo cattolico.
L'arte militare. - Nelle ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...