Già ➔ Dante (nei capitoli ix-xv del libro I del De Vulgari Eloquentia, composto presumibilmente entro il 1305) tracciò un quadro memorabile dell’Italia dialettale dell’epoca, differenziato su base geografica [...] l’interruzione delle inchieste a causa della seconda guerra mondiale, le indagini sul campo ripresero con Raffaele della situazione dialettale nelle città, con le loro reti sociali molto aperte e particolarmente esposte alle innovazioni (Marcato 20072 ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] può venir considerato in momenti, luoghi, e presso gruppi sociali diversi come proprio o comune» (Serianni 1988: 87). dell’omonimo film distribuito in Italia subito dopo la seconda guerra mondiale.
A proposito di nomi di personaggi storici o ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] astrattamente intesa e la reale comunicazione popolare e sociale necessaria a una comunità che volesse diventare nazione anche l’inno, oggi assai meno noto, Minaccioso l’arcangel di guerra di Gabriele Rossetti (Vasto 1783 - Londra 1854), che i ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] volume primo, Venezia, Domenico e Giovanni Battista Guerra.
Salviati, Leonardo (1586), Del secondo volume tassesca, in Prospettive di storia della linguistica. Lingua linguaggio comunicazione sociale, a cura di L. Formigari & F. Lo Piparo ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] oriente e a occidente della regione viene ribadita, dopo la guerra greco-gotica (535-553), dalla contrapposizione lungo il fiume dell’oralità, assolutamente prevalente nella vita delle comunità sociali, le lingue locali sono state le uniche risorse ...
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Varietà diverse di tedesco sono parlate in Italia nell’Alto Adige (o Tirolo meridionale, Südtirol), e in una serie di piccole comunità linguistiche migrate in epoca medievale dalle propaggini meridionali [...] e rimase in territorio austriaco fino al termine della prima guerra mondiale, con la sola eccezione della parentesi napoleonica (1805-1815 (SVP, Südtiroler Volkspartei) e forti tensioni sociali, nel 1972 venne promulgato il secondo statuto di ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] rivoluzione industriale, il nuovo sistema politico consolidatosi dopo la guerra civile del 1642 con le istituzioni parlamentari, l’impero particolarmente ricco è quello dei termini della vita politica e sociale che, a parte pochi casi (bill, club, ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] cause e con varie modalità, nel XX secolo fino alla seconda guerra mondiale;
(c) rom giunti a partire dagli anni Settanta del standard linguistico è rassicurante e garante dell’ordine sociale, e inoltre permette una comunicazione allargata, tale ...
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MANZONI, Giacomo
Fabio Zavalloni
Nacque a Lugo, in Romagna, il 24 ott. 1816 da Giambattista, proprietario terriero appartenente a una distinta famiglia dell'aristocrazia locale, e da Caterina Monti, [...] poca convinzione da papa Pio IX per partecipare alla guerra contro l'Austria. Costituiscono preziosa testimonianza di quella …, cit., pp. 21-29; R. Balzani, G. M., l'"economia sociale" e le finanze dello Stato romano (1847-1849), ibid., pp. 31-84 ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] verismo psicologico”, contrapposta a quella di “verismo sociale” [...]. Un’etichetta utile a designare un )
(20) Tra la fine dell’Ottocento e la conclusione della Prima guerra mondiale – ma anche sino all’invasione nazista – Praga è stata periferia ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...