Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] tendenza antiliberista e da una nostalgica idealizzazione del modello sociale della vecchia Inghilterra rurale. Veicolo di queste idee e da un'ala del partito conservatore. Scoppiata la guerra russo-turca, impedì allo zar Alessandro II l'occupazione ...
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Corrente letteraria fiorita in Italia, con epicentro a Firenze, intorno al 1930 e notevole soprattutto nel campo della poesia e della critica, anche se non mancarono significative influenze sul lavoro [...] E. Montale, eletti a capiscuola, alla lunga querelle che, immediatamente dopo la guerra, contrappose gli ermetici e i fautori dell’impegno politico e sociale.
Il tratto letterariamente più rilevante della poesia ermetica, e l’argomento più persuasivo ...
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Orientalista e scrittore italiano di madre inglese (Firenze 1912 - ivi 2004), figlio di Antonio e padre di Dacia. Viaggiatore e fotografo, la sua prima spedizione in Tibet, al seguito di G. Tucci, è del [...] e Kyoto e in Giappone visse anche nel periodo della guerra, subendo l'internamento nel campo di Nagoya per quasi due italiani per non aver aderito, nel 1943, alla Repubblica sociale italiana (RSI); nell'immediato dopoguerra diede aiuto alle forze ...
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Scrittore brasiliano (Pirangi, San Paolo, 1912 - Salvador 2001). È l'interprete più popolare dell'universo brasiliano per felicità inventiva e attenzione verso la realtà sociale del suo paese. Dal 1946 [...] soprattutto, si accostò alle poetiche del "realismo socialista". Ai fantasiosi e lirici romanzi del suo dois maridos (1966), Tenda dos milagres (1969), Teresa Batista cansada de guerra (1972), Tieta do Agreste (1977), Tocaia Grande: a face obscura ...
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Letterato italiano (Peveragno 1828 - Torino 1900). Combatté nella guerra del 1848 e del 1849; deputato per due legislature, fondò numerosi giornali piemontesi (Espero, Gazzetta piemontese, Gazzetta letteraria, [...] (ebbe grande successo il Novelliere contemporaneo), una quarantina di romanzi tra i quali vanno ricordati, per un certo impegno sociale, La Plebe, 1867 e Aristocrazia, 1881, mentre L' Odio, 1862 e Povera Giovanna, 1869, rivelano un consumato mestiere ...
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Scrittore russo (Černavka, Saratov, 1883 - Mosca 1958); militò nel movimento socialdemocratico dal 1906 e partecipò alla guerra civile nelle file dei bolscevichi. È noto soprattutto per il romanzo Cement [...] su sfondo romantico-naturalistico, della ricostruzione sociale e industriale dell'URSS. Tra le altre opere sono da ricordare il racconto Kljatva ("Il giuramento", 1944), sulla lotta del popolo russo nella seconda guerra mondiale; il volume Povest´ o ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] , e a S-O, contro l’Impero ottomano. Con la seconda guerra del Nord (1700-21) la R. impose la propria egemonia nella di applicare alla R. le idee di diritto e di giustizia sociale e descrive gli orrori della servitù della gleba. L’opera, giudicata ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] per protagonista questa entità superindividuale incarnata in eroi ‘positivi’.
La guerra civile spezzò in due questo gruppo di scrittori, nel senso che divise la loro attività di narratori sociali degli anni 1930 da quella che essi svolsero poi come ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] . Parallelamente la riforma militare allargò parzialmente la base sociale dell’esercito restringendo il monopolio aristocratico. Il consolidamento dello Stato costituì la premessa della guerra antinapoleonica che culminò (ottobre 1813) nella disfatta ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] risultati di tale politica, che ha provocato forti tensioni sociali, si misurano con la riduzione del disavanzo del città fu presa. Successivamente la G. fu coinvolta nelle guerre civili che travagliarono il mondo romano (dalla battaglia di Farsalo ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...