CANOSSA, Bonifacio da
Gherardo Ortalli
L'esatta individuazione del personaggio, al di là delle possibili omonimie, resta, allo stato attuale degli studi, il problema più delicato nella ricostruzione [...] ambito del guelfismo. Il riordino della normativa è, infatti, uno dei più significativi provvedimenti presi dal nuovo reggimento guelfo dopo la sconfitta e l'espulsione da Reggio della fazione ghibellina che, guidata dalla famiglia Sessi, teneva fino ...
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GIANFIGLIAZZI, Luigi
Vanna Arrighi
Nacque tra il 1310 e il 1320 a Firenze o a Carpentras, in Provenza, ove il padre, Neri di Castello, risiedette pressoché stabilmente fino al 1321 per occuparsi dell'azienda [...] non si estendeva ai Consigli del podestà, ove un certo numero di seggi era riservato ai magnati, né alla Parte guelfa, né agli incarichi tecnici e alle ambascerie, ove anzi i magnati erano utilizzati in via preferenziale in quanto appartenenti a ...
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CAETANI, Bonifacio
Gaspare De Caro
Nipote del cardinale Enrico e fratello minore di Antonio, che pure fu cardinale, nacque nel 1568 da Onorato (IV), signore di Sermoneta, e Agnesina Colonna. Destinato [...] ravennate obbligò ad un notevole impegno il C., al quale la Romagna apparve irriducibilmente divisa tra "doi popoli, uno guelfo e l'altro ghibellino per natura turbolenti et alterabili" (Pastor, p. 65). A lui si dovettero importanti lavori nella ...
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CORTESI, Tolomeo dei
Giancarlo Andenna
Nacque a Cremona nel 1269 da Nicola di Ottone. La famiglia, già ricordata in carte del XII secolo, apparteneva al ceto dei vassalli della Chiesa cremonese, giacché [...] C. non dovette far ritorno a Cremona, ribellatasi ad Arrigo VII, dato che il suo nome non è inserito nell'elenco dei guelfi cremonesi banditi dal re il 10 maggio 1311, lista in cui figurano ben cinque membri della sua famiglia, fra i quali suo padre ...
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DELLE SCALE, Federico
Diego Quaglioni
Nacque a Bologna nella prima metà del sec. XIII, da Gerardo.
Tranne l'origine bolognese nessun dato biografico concreto era noto al Diplovatazio, che lo pose al [...] il 3 nov. 1283, con il quale, come scrive il Sarti, il giurista fu richiamato in patria "uti Jeremiensis", cioè come guelfo e fautore dei Geremei.
Dopo il quasi totale silenzio del decennio dell'esilio, numerose sono le notizie sugli ultimi anni del ...
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BALDOVINI, Iacopo (Iacobus Balduini o de Balduino, in cui Balduinus è il nome del padre, che, però, è già in funzione determinativa di cognome nelle fonti relative al B.)
Roberto Abbondanza
Glossatore [...] relazione alla politica genovese (in quel tempo ancora oscillante fra la Chiesa e l'Impero), sulla quale egli, di città guelfa e guelfo ardente egli stesso, cercò di influire a favore della lega. In questo quadro, se non si preferisse considerarlo un ...
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PIETRO da Cantinello
Augusto Vasina
PIETRO da Cantinello (Pietro Cantinelli, Cantinella). – Notaio e cronista, autore di un Chronicon, nacque con ogni probabilità a Bologna nella quarta decade del Duecento [...] » di Sanguigna vedova di Onesto Onesti, nobile ravennate, presumibilmente già ostile agli arcivescovi filopapali della sua città e ai guelfi Da Polenta (F. Torraca, in Petri Cantinelli Chronicon, 1902, pp. LVI-LVII, n. IX).
Da ultimo, la presenza di ...
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BONSIGNORI (Buonsignori)
Giuliano Catoni
Famiglia senese, fondò la cosiddetta "Gran Tavola" dei B., la più potente organizzazione bancaria europea del sec. XIII. Come le altre compagnie bancarie senesi, [...] a dominare la città - con il governo dei Nove - fino al 1355. Il culmine dell'attrito fra i B. e i mercanti guelfi che avevano preso il potere fu raggiunto nel luglio 1281, quando Niccolò, figlio di Bonifazio, tentò un colpo di mano su Siena, a ...
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MORONE, Bartolomeo
Nadia Covini
– Nacque a Milano il 27 settembre 1392 da Giovanni, procuratore di cause, e da Giovannina Pietrasanta.
Il suo avvio agli studi legali ebbe luogo in un periodo tormentato [...] dei nobili che avevano inaugurato la Repubblica milanese, anche Morone non si sentì rappresentato dalla svolta popolare e guelfa dell’inizio di quell’anno, segnata dai processi intentati contro alcuni importanti uomini politici della prima ora, che ...
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VICARIATI GENERALI
PPaolo Cammarosano
L'istituzione del vicarius generalis o capitaneus generalis (le due espressioni sono assolutamente fungibili, la prima essendo quella di più frequente uso) si sviluppò [...] più spesso come capitaneus generalis, fu uno dei maggiori protagonisti della vicenda politica di Toscana nel divampare del conflitto guelfo-ghibellino (fu anche podestà di Siena nel 1244). A lui succedette agli inizi del 1246 Federico di Antiochia ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...