FISSIRAGA, Antonio
François Menant
Appartenente ad influente famiglia lodigiana di parte guelfa, nacque da Martino a metà del sec. XIII.
I Fissiraga, che vengono citati nelle fonti note a partire dall'epoca [...] in Lodi, già nel 1292 il F. appare tra le personalità più eminenti della sua città, alla testa del popolo di parte guelfa, ma ignoriamo quando e in seguito a quali vicende egli sia giunto, come capo della sua fazione e signore, ad accentrare nelle ...
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LANDRIANI (da Landriano), Pietro
Maria Nadia Covini
Figlio di Accursio (Accorsino) e di Antonia di Achille Stampa (senior), nacque presumibilmente a Milano intorno al 1440; era fratello di Antonio, [...] muoveva in armi contro lo Stato milanese) e Bona di Savoia. Il ritorno del Moro era ormai auspicato sia dai guelfi sia dai ghibellini, e avrebbe significato la definitiva emarginazione di Cicco Simonetta, potentissimo e ormai inviso sia al popolo sia ...
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CACCIACONTI, Ildibrandino (Aldobrandino di Guido de' Cacciaconti)
Norbert Kamp
Figlio di Guido, il C. discendeva da una casata comitale della Tuscia di origine franca, i cui antenati erano stati denominati [...] per la Sicilia. Ciononostante, i ghibellini della Tuscia non potevano attendersi dal sovrano tedesco un aiuto immediato contro il partito guelfo, che si andò via via rafforzando.
Nel 1252 il C. tornò per la seconda volta come podestà ad Arezzo, dove ...
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DORIA, Lamba
Giovanni Nuti
Nato verso il 1250 a Genova da Pietro e da Mabilia Casiccia, era il minore di quattro fratelli (gli altri figli di Pietro furono Oberto, Nicolò e Iacopo).
Entrò in affari, [...] dai mercenari, che pretesero un forte riscatto a titolo di risarcimento per le paghe non ancora corrisposte.
Caduta Genova in mano guelfa nel 1317, il D. fu costretto ad abbandonare la città, finendo la sua vita in esilio. Infatti, morì a Savona il ...
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CORSINI, Tommaso
Anna Benvenuti Papi
Nato nell'ultimo scorcio del sec. XIII da Duccio di Corsino "valente huomo e grande mercante", morto nel 1300 al ritorno "dal perdono di Roma" (Ricordanze, p. 4), [...] con quella città e con Perugia per evitare infiltrazioni ghibelline in Arezzo, che doveva essere mantenuta fedele al partito guelfo con ogni mezzo. Nel maggio dell'anno successivo prendeva parte ad una ambasceria destinata a convincere Carlo IV di ...
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FRESCOBALDI, Berto
Michele Luzzati
Forse figlio di Ranieri e forse nipote di Lamberto (l'uno fu degli Anziani nel 1255 e l'altro nel 1252), nacque probabilmente a Firenze, nella prima metà del secolo [...] century England, in The dawn of modern banking, New Haven-London 1979, pp. 77-104; M. Tarassi, Le famiglie di parte guelfa nella classe dirigente della città di Firenze durante il XIII secolo, in I ceti dirigenti dell'età comunale nei secoli XII-XIII ...
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MAGGI (de Madiis, de Maçonibus), Berardo
Gian Maria Varanini
Nacque verosimilmente a Brescia, forse intorno al 1240-45, da Emanuele, il fondatore della potenza politica della famiglia, e da Cancellaria.
L'avvio [...] tra le fazioni cittadine, va sottolineata la chiamata alla podesteria bresciana, in quel medesimo 1298 e nel 1299, di due guelfi di provata fede come i fiorentini Manetto Scali e Lapo Saltarelli, cui si aggiunse il capitano del Popolo Nastagio Bardi ...
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MALASPINA, Franceschino
Franca Ragone
Nacque in Lunigiana, forse a Mulazzo, poco dopo il 1275 da Moroello, marchese di Mulazzo dello Spino Secco, e da una Berlenda di cui non è noto il casato. Nel novembre [...] alcuni rami di quest'ultima il M. divenne uno dei punti di riferimento nel periodo delle travagliate vicende dei contrasti tra guelfi e ghibellini.
Data al 1304 la notizia di una sua impresa militare ai danni del territorio pontremolese, prima di una ...
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BECCARIA, Manfredi (Manfredino)
Axel Goria
Nato verso la metà del sec. XIII da nobile famiglia di Pavia, come già il padre Giovannone, alias Zannone, e prima il nonno Musso, guidò, negli ultimi due decenni [...] del secolo, il "popolo" e i "militi" ghibellini della sua città nella lotta contro i più numerosi e potenti "militi" guelfi mostrando una chiara tendenza a instaurare di fatto, se non di diritto, un regime signorile in Pavia. Era già stato podestà di ...
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CAGNOLATI (Canholatus, Canheolatus, Canolati, Cagnolato), Bartolomeo
Ugo Rozzo
Chierico milanese, figlio di un "dominus Ubertus" che era già morto nel settembre del 1320, il C. è sopravvissuto nella [...] , l'amicizia che legava il chierico milanese a Simone della Torre rende legittima l'ipotesi che egli fosse un guelfo e un sostenitore della fazione cittadina tradizionalmente avversa ai Visconti: ipotesi confermata dal fatto che, quando il C. viene ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...