TRIVULZIO, Ambrogio
Maria Nadia Covini
– Figlio di Antonio e di Bianca Visconti, fratello di Erasmo (v. la voce in questo Dizionario), Giovanni e Giacomo, nacque a Milano verso la fine del Trecento.
Apparteneva [...] Giovanni Simonetta). Ma già nel settembre del 1450 fu oggetto di una nuova inchiesta del duca (timoroso della riscossa dei guelfi e dei bracceschi), con l’accusa di aver ordito delle pericolose trame per far sollevare il popolo milanese.
Secondo i ...
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CATENACCI, Catenaccio
Nicolò Mineo
Nacque quasi certamente ad Anagni verso la metà del sec. XIII.
Di un Catenaccio di Anagni dà notizia il Registrum vetus instrumentorum dell'Archivio comunale di Todi; [...] in Italia. Èfacile supposizione che i principi e l'operato politico del C. non si siano discostati dalla linea guelfa e filoangioina della famiglia Caetani e del papa di allora, il francese Martino IV. Non è dato sapere se la sua carriera abbia ...
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Mazzini, Giuseppe
Mario Scotti
, Alla lezione dell'Alfieri e più ancora a quella del Foscolo si collega l'interpretazione che il M. (Genova 1805 - Pisa 1872) ha dato di D., più che nelle idee originale [...] nazionale d'Italia, anzi ne sarebbe stato il primo, solitario celebratore. La religione laica di D. era il culto della patria. Guelfo e poi bianco, il poeta si schierava " con l'elemento della nazione futura " e, poiché il popolo non andava oltre l ...
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MALVEZZI, Achille
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna nel 1413, primo dei nove figli maschi di Gaspare di Musotto e di Giovanna Bentivoglio.
Fu dapprima stretto collaboratore del padre, sia nell'attività [...] si protrasse fino al 1465; l'8 settembre creò il M. e i fratelli Virgilio, Ludovico, Ercole e Pirro conti di Castel Guelfo. A questi segni di stima da parte del papa corrispose la piena adesione del M. al progetto di una crociata contro i Turchi ...
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BERNARDO ORLANDO ROSSI
RRoberto Greci
Appartenne a una famiglia parmense che ebbe grande importanza nell'età medievale ma che, nel periodo in cui visse B., da non molti anni aveva una posizione di spicco.
Il [...] amico-nemico ‒ Salimbene allontana da lui eventuali accuse di tradimento e lo celebra come esponente acquisito del vittorioso partito guelfo.
Secondo il frate cronista non si trattò dunque di tradimento, ma di una logica reazione a quella doppiezza e ...
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Obriachi
Arnaldo D'addario
Famiglia fiorentina, ben nota ai tempi di D. per la pratica della mercatura e per l'attività bancaria che svolgeva in notevole misura, oltre che a Firenze, a Venezia e nell'Italia [...] Nel 1258 la prosperità economica e l'influenza politica degli O. subirono un grave colpo per effetto dei bandi emanati dai guelfi, che li costrinsero pressocché tutti all'esilio. Ma tornarono in patria nel 1260, e si spartirono il potere con le altre ...
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TANCREDI da Pentima
Cristiana Pasqualetti
TANCREDI da Pentima. – Nome dell’architetto e scultore tramandato da un’iscrizione apposta sul prospetto principale della fontana della Rivera all’Aquila: «a. [...] fontana anche nella più antica cronaca cittadina (ante 1363), che lo ricorda «capetano» (capitano) dell’Aquila negli stessi anni in cui Guelfo da Lucca vi era giudice (Buccio di Ranallo, Cronica, a cura di C. De Matteis, 2008, vv. 139, 208).
La fonte ...
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CAMPEGGI, Girolamo, detto il Bolognese
Gian Paolo Brizzi
Nacque il 18 maggio 1461, probabilmente in Mantova.
Il padre, Bartolomeo, vi si era stabilito fin dal 1445 quando i partigiani dei Canetoli avevano [...] del Gran consiglio, voluta da Leone X per pacificare la città nella quale si opponevano violentemente il partito guelfo che aveva i suoi esponenti più ragguardevoli nella famiglia Morattini, ed il partito ghibellino, guidato dalla famiglia Numaj ...
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Guidi, Guido IV il Vecchio (Guido Guerra)
Renato Piattoli
, A lui D. non accenna mai direttamente nelle sue opere, tranne forse per larvata allusione quando Cacciaguida dice che dai Ravignani discese [...] gli avevano distrutto il castello di Montedicroce; nel 1160 fu al parlamento di S. Ginesio presso S. Miniato, tenuto da Guelfo di Baviera, marchese di Toscana. Nel 1162 fu di nuovo in campo sotto Milano e assisté allo scempio della città fatto ...
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Calcabrina
Vincenzo Presta
. Uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 118, XXII 133-141); secondo dei dieci scelti da Malacoda e inviati a sorvegliare l'argine sinistro della bolgia; in tale occasione [...] satira politica i nomi dei diavoli della quinta bolgia, ha creduto di intravedere in C. il fiorentino Maruccio Cavalcanti, guelfo bianco passato ai Neri.
Bibl. - G. Rossetti, Commento analitico (dell'Inferno), Londra 1826-27; A. Graf, I demoni, gli ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...