Nato a Mussomeli il 23 giugno 1812, esulò dalla natia Sicilia per insofferenza d'angherie borboniche, e nel 1849 passò a vivere a Firenze dove, dal 1859, fu segretario e poi professore d'estetica nella [...] (1ª ed., Firenze 1855).
In quest'opera, pur con animo ghibellino, egli risente largamente l'influsso del neo-guelfo Gioberti: e giobertiano rimane in quel suo cercare nella letteratura italiana il "principio incivilitore che quasi supremo fondamento ...
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FANTOLINI, Ugolino de'
Carluccio Frison
Nacque probabilmente a Cerfugnano (odierna Zerfognano di Brisighella, prov. di Ravenna), agli inizi del sec. XIII, da Alberto, che apparteneva ad una delle più [...] s.; G. Fasoli, La pace del 1279 tra i partiti bolognesi, in Arch. stor. ital., s. 7, XCI (1933), pp. 49 ss.; Ead., Guelfi e ghibellini in Romagna nel 1280-1281, ibid., s. 8, II (1936), pp. 157 ss.; A. Vasina, Cento anni di studi storici sulla Romagna ...
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RANGONI, Gherardo
Giancarlo Andenna
– Nacque attorno agli anni Venti del XII secolo, figlio di Guglielmo Rangoni (un vassallo episcopale piacentino, appartenente al ceto capitaneale della città) e di [...] figlio Giacomino, cedette ai canonici quattro iugeri di terre nel villaggio e la metà della corte di Gavassa, che aveva avuto da Guelfo d’Este, con alcuni patti. In primo luogo la donazione era fatta pro remedio animae imperatoris e, per le anime di ...
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FRONT, Federico di
Bruno Galland
Discendente dai conti di Castellamonte e di Front, antica casata imparentata con i potenti conti di San Martino che contendevano ai Valperga la supremazia nel Canavese, [...] tempo alleato del papa e della casa d'Angiò: questo trattato siglava quindi lo spostamento d'Ivrea verso la parte guelfa. La presenza dell'ambizioso marchese del Monferrato minacciava però l'autorità del vescovo e lo privava di qualsiasi speranza di ...
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BACCARINI, Domenico
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza da Tomaso e da Maddalena Bassi il 16 dic. 1882. Frequentò la Scuola d'Arte e Mestieri diretta dal pittore A. Berti, sotto la cui guida si perfezionò [...] e ispiratrice, Bitta. A Roma, dove aveva trovato amici e sostenitori nel conterraneo Giuseppe Sangiorgi, nello scrittore Guelfo Civinini, nel musicista Alberto Gasco e nello scultore Giovanni Prini, fece illustrazioni per il giornale La Patria, che ...
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Federico (Federigo) Novello
Gaetano Ragonese
Appartenente alla famiglia dei conti Guidi (v.), F. è ricordato fugacemente da D. in Pg VI 17 tra gli spiriti negligenti, che nell'Antipurgatorio si accalcano [...] lo dicono ucciso nel 1291 e, a quanto si afferma, in un combattimento, mentre cercava di riacquistare le terre che il comune guelfo di Firenze aveva tolto a lui l'anno innanzi durante la guerra di Arezzo, sempre da Fumaiolo, figlio di Alberto de ...
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Ciolo
. In Ep XII 6, nel momento in cui D. respinge l'infamante possibilità di rientrare in Firenze come reo confesso disposto a sottostare alla vergogna dell'oblatio, accenna al modo con cui fu condannato [...] che, nella detta Riforma, implicava tutti gli altri suo consorti " (Della Torre). C., " olim Nerii Symonis de Abbatibus ", fu guelfo; nel 1280 è citato come uno degli arengatores (arengò infatti nei consigli del comune sino al 1282, poi, nel 1285 ...
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(ant. banno) Annuncio pubblico, in origine letto e anzi gridato da un messo, il banditore, per comunicare al popolo le decisioni dell’autorità. Mediante l’ eribanno (b. dell’esercito), l’imperatore romano-germanico [...] escludeva quelle avversarie e ne allontanava i componenti dai confini cittadini: di ciò fece le spese anche Dante Alighieri, guelfo bianco, bandito da Firenze nel 1302.
Nell’età moderna il b. perse questo carattere politico e finì soprattutto col ...
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RODOLFO di Svevia
Walter Holtzmann
Antiré tedesco, proveniente da una famiglia borgognona che aveva i proprî possedimenti nel Vallese e nel cantone di Vaud (Svizzera) e i cui antecedenti storici sono [...] erano minimi. Infatti fino al 1071 troviamo R. a fianco del re e si deve in gran parte ai suoi consigli se Guelfo IV fu investito nel 1070 del ducato di Baviera. Lo stato d'inferiorità e di debolezza dell'autorità imperiale in quegli anni aveva ...
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NICCOLÒ di Jamsilla (Nicolaus de Jamsilla)
Raffaello Morghen
Cronista del periodo svevo, di cui nulla sappiamo di certo. Lo stesso nome sembra errato e originatosi probabilmente dal nome Nicolaus de [...] dei particolari, la linea di svolgimento degli avvenimenti. La Historia di N. è così, insieme con la coeva Historia del guelfo Saba Malaspina, la più importante fonte per la storia del mezzogiorno d'Italia nel periodo svevo.
Bibl.: U. Balzani, Le ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...