UGONI, Filippo
Angelo Baronio
– Nacque in luogo e data imprecisati, attorno agli inizi del Duecento, da un’importante casata di tradizione capitaneale, radicata nella parte nordorientale del territorio [...] giorni, a testimoniare da un lato l’irrimediabile sconfitta di Federico II, dall’altro a far memoria del successo del fronte guelfo a opera dei Bolognesi e dei collegati e per merito dell’accorta guida di Ugoni.
L’episodio ebbe grande risonanza tra ...
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LAMBERTI, Mosca
Renzo Nelli
A dispetto della imperitura notorietà regalatagli da Dante (che lo colloca tra i dannati, come seminatore di discordia: Inferno, XXVIII, 103-111) e dallo stuolo dei suoi [...] (che la vuole invece originata da un barone Lamberto, venuto in Italia al seguito di Ottone I di Sassonia). Il guelfo Malispini spingeva la sua ammirazione per i ghibellini Lamberti fino a raccontare che, in considerazione della loro antica nobiltà e ...
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Sannella, Della
Arnaldo D'addario
Consorteria fiorentina, politicamente e socialmente importante già ai tempi di Cacciaguida, che l'accomuna in questa valutazione di potenza ai Dell'Arca, ai Soldanieri, [...] origine una nuova stirpe, politicamente orientata in senso popolare e guelfo. L'Ottimo riferisce appunto, a proposito dei Della S., che nuova famiglia furono sicuramente poggiate sul fondamento politico guelfo e " popolare " dal notaio Giovanni di ...
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ROVASENDA (Roasenda)
Giuseppe Gabetti
Castello feudale, che risale, pare, al sec. XI: fu ampliato nel 1460 con l'aggiunta della torre tuttora esistente. Sorge nel comune omonimo, in località degli antichi [...] era amplissima, "cum potestate gladii" e con facoltà di battere moneta.
Nel sec. XIV Giovanni di R. fu capo del partito guelfo nei territorî di Leuta e della Riparia superiore (dove la eata Dorotea di R. fondò in quell'epoca un monastero benedettino ...
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WEINGARTEN
Luigi GIAMBENE
Hans MOHLE
L'abbazia benedettina di W. fu fondata originariamente come monastero di monache dalla famiglia dei Guelfi (Welfen) nel 920, poi fu affidata ai benedettini nel [...] a Mantova nell'804) donata nel 1090 all'abbazia da Giuditta figlia di Baldovino V conte di Fiandra e seconda moglie di Guelfo IV. Nel 1803 l'abbazia fu secolarizzata e nel 1806 passò in proprietà dello stato del Württemberg.
L'abbazia risale nel suo ...
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SAN BONIFACIO
Gian Maria Varanini
(Sambonifacio). – Alla morte del conte di Verona e marchese Milone (955), i suoi discendenti – che avrebbero presto liquidato le proprietà ubicate nel Novarese, la [...] forse nel 1263 (e forse ancora nel 1269 dopo un ulteriore brevissimo rientro). Negli anni Sessanta fu in primissima fila nel movimento guelfo, in stretto contatto con Obizzo d’Este, e partecipò alle leghe con i Della Torre e Carlo d’Angiò; ma quando ...
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CACCIACONTI, Ghino
Paolo Bertolini
Figlio di Tacco di Ugolino signore del castello della Fratta in Val di Chiana, il C. nacque nella seconda metà del sec. XIII, verosimilmente intorno al 1270. Ci sono [...] per la difesa dei suoi ultimi privilegi contro il progressivo prevalere - anche sulle campagne - dell'autorità delle città a regime guelfo. Probabilmente prese parte, insieme con lo zio Ghino di Ugolino, al colpo di mano che nel 1286 tolse di mezzo ...
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ESTE, Obizzo d'
Trevor Dean
Primo marchese di questo nome nella storia della famiglia nacque all'inizio del sec. XII, da Folco (I) figlio di Alberto Azzo (II), discendente della potente famiglia degli [...] ad intervenire nella vita politica delle città confinanti. Con i figli di Alberto Azzo (II) la famiglia si divise in due rami: Guelfo (IV), che morì nel i 10 1, fu il continuatore della casa dei duchi di Baviera e Sassonia; Folco (I) rimase nella ...
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CAVALCABÒ (de Cavalcabobus), Carlo
Giancarlo Andenna
Nato prima del 1375, era figlio di Giovanni, fratello di Ugolino.
Nulla conosciamo della sua giovinezza e la prima notizia che possediamo di lui [...] i loro sforzi su Piacenza, che venne conquistata il 9 giugno e persa l’11 dello stesso mese; tuttavia la presenza dell’esercito guelfo indusse il Visconti a togliere l’assedio a Lodi.
Tra l’estate e l’autunno del 1405 il C. fu impegnato ad ingrandire ...
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NEO-GUELFISMO
Walter Maturi
È la forma italiana d'un movimento culturale europeo: il cattolicismo liberale. La denominazione neoguelfismo fu coniata dai suoi avversarî, Gabriele Pepe e Giuseppe Ferrari, [...] le grandi ali del papato, si era rivelata l'Italia all'Europa per la prima volta nei suoi tratti essenziali; coi neo-guelfi, condotti da un nuovo grande papa, l'Italia si sarebbe ricostituita a stato nazionale e avrebbe ripresa la sua missione di ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
guelfismo
s. m. [der. di guelfo]. – Il partito guelfo, l’ideologia guelfa o neoguelfa; con valore più recente e qualche volta polemico, atteggiamento clericale, e più in generale presa di posizione politico-sociale in senso cattolico. Anche,...