MONTECASSINO, Abbazia di
F. Aceto
Abbazia benedettina del Lazio meridionale (prov. Frosinone), ubicata sulla sommità dell'omonimo monte, sulle cui pendici in età romana sorgeva il municipium di Casinum, [...] Matilde di Canossa in occasione delle nozze con il figlio GuelfoV di Baviera, celebrate nel 1089 (Toesca, 1927).La , Milano 1992; Amato di Montecassino, Storia de' Normanni, a cura di V. De Bartholomaeis (Fonti per la storia d'Italia, 76), Roma 1935, ...
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GUELFO, Bartolomeo
Francesco Sorce
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio di un Niccolò da Pistoia, la cui attività è documentata in Italia meridionale tra il 1503 e il 1527.
I [...] su disegno di Polidoro; mentre nulla si conosce dell'intervento del Guelfo.
La data di morte del G. non è nota.
Documenti per la storia, le arti e le industrie delle provincie napoletane, V, Napoli 1891, pp. 347 s.; F. Abbate, La pittura napoletana ...
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Siena Comune della Toscana (118,5 km2 con 54.308 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città, uno dei più importanti centri storici e artistici d’Italia, sorge a 323 m s.l.m. su alcuni rilievi fra [...] fu disfatto a Colle di Valdelsa dai guelfi fiorentini e francesi. Il nuovo governo guelfo, instaurato a S. da Guido di cacciati nel 1523. Nel 1530 un presidio imperiale di Carlo V entrò a S., riformando il governo a vantaggio dei grandi mercanti ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sulla base organizzativa delle arti maggiori e di parte guelfa. Formalmente alleata con Roberto d’Angiò, Firenze non (divenuto papa con il nome di Pio II); le liriche di T.V. Strozzi e soprattutto le liriche e i dialoghi di G. Pontano.
Lungo ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] stil novo", onde l'espressione è rimasta a indicare tutto il gruppo (v. stil novo). Se le sue infedeltà a Beatrice siano per una donna loro poteri da parte della Chiesa. D., insomma, da guelfo moderato è divenuto quasi un ghibellino. Le tappe dell' ...
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(o Sinigaglia) Comune della prov. di Ancona (115,7 km2 con 44.377 ab. nel 2008). La cittadina è situata sulla costa adriatica alla foce del fiume Misa. Fornita di porto costituito dal tronco inferiore [...] Azzo VI d’Este, essendo poi passata dal partito ghibellino a quello guelfo nel 1264, fu occupata e devastata dalle truppe di Manfredi. Nel e della Chiesa, finché Eugenio IV e Niccolò V ne confermarono il possesso come vicariato a Sigismondo Malatesta ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] e medioevo: uno studio appena iniziato, in L'Africa romana, "Atti del V Convegno di studio, Sassari 1987", a cura di A. Mastino, Sassari . Micalizzi, Gubbio. Modelli politici e urbanistici dal comune guelfo alla signoria, ivi, pp. 101-125; P. Lavedan ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] pilastri circolari, forse spunto per il suo contraltare guelfo di palazzo Vecchio, o il più regolare castello di novità provenienti dalla pittura, come in Gano da Siena (v.), Marco Romano (v.) e soprattutto Lorenzo Maitani, che da Siena si spostò ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] Landi lasciarono P. e il Comune restò nelle mani dei capi guelfi. Con la dedizione della città nel 1271, Carlo d'Angiò della città di Piacenza, 12 voll., Piacenza 1757-1766; G.V. Boselli, Delle storie Piacentine, 3 voll., Piacenza 1793-1805; ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] sulle cui mensole che sostengono l'arco è lo stemma guelfo degli Albergotti e la data del 1272; in una 6, 85, 116, 126, 150; II, pp. 187, 191-195, 235; A.M. Romanini, s.v. Il Gotico, Italia, in EUA, VI, 1958, pp. 378-387:385; M. Salmi, U. Lumini, La ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...
guelfeggiare
v. intr. [der. di guelfo] (io guelféggio, ecc.; aus. avere), letter. – Atteggiarsi a guelfo, parteggiare per il guelfismo (più spesso nel sign. moderno o polemico della parola).