ANGLONA, Borrello d' (d'Anglone, d'Agnone)
Francesco Sabatini
Della stirpe dei feudatari di Agnone (nel Molise), un ramo dei conti di Sangro, visse nella prima metà del sec. XIII. Da Federico II fu privato [...] l'A. aveva decisamente abbracciato il partito guelfo e il papa Innocenzo IV gli concesse, origini dei Borelli conti di Sangro, in Arch. stor. per le prov. napol. n. s., V (1919), pp. 89 n. 5, 92; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia ...
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BELVISI (Balvisio), Guido
Mario Caravale
Nacque a Bologna verso la metà del sec. XIII da Benvenuto. Sin da giovanissimo si dedicò allo studio delle materie giuridiche; ricevette ben presto i titoli [...] Simona. Nel 1306 un movimento popolare, organizzato dal partito guelfo dei Geremei, cacciò da Bologna il governo del cardinale Napoleone Orsini, legato del papa Clemente V, perché ritenuto troppo favorevole ai ghibellini Lambertazzi. ...
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Abati, Durante degli
Renato Piattoli
Giudice fiorentino che il 10 maggio 1289 fu sindaco del Sesto di Porta S. Piero. I rapporti fra i figli di Alighiero II e D. dovevano essere piuttosto stretti, infatti [...] soddisfa poco, perché non pare ragionevole che il guelfo Alighiero II, quando progettò di prendere moglie, andasse Florentia " che nel 1286-88 era scolaro in Bologna.
Bibl. - V. Imbriani, Studi danteschi, Firenze 1891, 20, 21; Consulte della ...
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Guidi, Guido Novello
Renato Piattoli
Figlio di Guido dei conti di Bagno, perdette il padre in tenera età. Qualcuno ha supposto che a lui si riferisse la suocera di Forese Donati nel rimpiangere di non [...] membri della stirpe allora in vita (cfr. G. Villani V 37).
Nel 1247 Guido Novello resse la podesteria di Arezzo successiva battaglia di Benevento (1266), che segnò la riscossa guelfa. Fu sempre presente dove si combatteva in favore del ghibellinismo ...
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Calcabrina
Vincenzo Presta
. Uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 118, XXII 133-141); secondo dei dieci scelti da Malacoda e inviati a sorvegliare l'argine sinistro della bolgia; in tale occasione [...] moderni; i quali, pur notando che nel suono stesso del nome v'è come un'allusione alla rapidità di movimento che ha C., ha creduto di intravedere in C. il fiorentino Maruccio Cavalcanti, guelfo bianco passato ai Neri.
Bibl. - G. Rossetti, Commento ...
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Polifemo
Giovanni Reggio
Mitico ciclope, figlio di Posidone e della ninfa Toosa. Rappresentato nell'Odissea come rozzo e bestiale, la sua figura passa, dopo un progressivo raffinamento nell'età alessandrina, [...] Perciò sono state proposte alcune identificazioni: Roberto d'Angiò, il comune guelfo nero, Romeo de' Pepoli, Diego de la Rat, Bertrando del sembra quella d'identificare P. con Fulcieri da Calboli (v.), che occupò la carica di podestà di Bologna nel ...
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Cavalcanti, Francesco Guercio
Simonetta Saffiotti Bernardi
Nobile fiorentino, incontrato da D. nella bolgia dei ladri (If XXV 79 ss.) trasformato in un serpentello acceso / livido e nero come gran di [...] il Bambaglioli interpreta quel che tu, Gaville, piagni (v. 151) " quidam de Gavillis, de civitate da tutti si distacca infine l'Ottimo, che gli dà il nome " Guelfo ".
Due personaggi così chiamati ricorda il Davidsohn nella Firenze del secolo XIII ...
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Dante Alleghier, s'i' so' buon begolardo
Vincenzo Pernicone
È il sonetto (Rime CVIII) che Cecco Angiolieri indirizzò a D., non si sa bene se in risposta per le rime a un sonetto di D. che non ci è pervenuto, [...] incerto se Cecco si era fatto " romano " (v. 8) in quel medesimo anno. Non aiuta molto, per fissare la cronologia del sonetto in termini ristretti (Cecco morì nel 1311), quel che sappiamo del pistoiese Guelfo Taviani che rispose per le rime con un ...
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ARDINGHELLI, Gualtieri
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Nacque a San Gimignano, nella seconda metà del secolo XIII, da Primerano, di potente famiglia locale e uno dei caporioni del partito guelfo. Nel 1307 fu podestà a Prato e nel [...] della sua città.
Dopo la disfatta subita ad Altopascio dai guelfi toscani (23 sett. 1325), l'A. attaccò il della fazione ribelle ai figli Primerano e Rossellino.
Bibl.: G. V. Coppi, Annali, memorie ed huomini illustri di Sangimignano,Firenze 1695, ...
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pubblico (publico; pluvico)
Nell'accezione propria di " comune a tutti ", " appartenente a tutti ": Torquato mandò a morte suo figlio per amore del publico bene, cioè per il bene della patria (Cv IV V [...] Deci, qui pro salute publica devotas animas posuerunt, II V 15); Giustiniano chiama pubblico segno l'aquila romana, simbolo comune iustum " (Benvenuto), e deplora l'antagonismo del partito guelfo e del ghibellino, che tende a rompere l'unità da quel ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...
guelfeggiare
v. intr. [der. di guelfo] (io guelféggio, ecc.; aus. avere), letter. – Atteggiarsi a guelfo, parteggiare per il guelfismo (più spesso nel sign. moderno o polemico della parola).