guelfi e ghibellini
Guido Pampaloni
. I termini guelfi e ghibellini come denominazione di due partiti opposti compaiono più o meno nel terzo-quarto decennio del secolo XIII: se poi si vuol dare agli [...] " (Salvemini, p. 6). Voler comprendere a ogni costo il perché una città fu guelfa e l'altra ghibellina sarebbe una fatica improba e, forse, inutile: v'influirono per lo più ragioni di opportunità politica locali, così come nella formazione degli ...
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Elezione imperiale
Ernst Schubert
Ai sovrani svevi non era stata tramandata dai loro predecessori una forma di elezione definita, e neppure gli Svevi la lasceranno, a loro volta, in eredità ai loro [...] decisivo contro l'interpretazione papale della dottrina delle due spade (v. Luminaria, duo). Federico I si era richiamato al fatto di di Filippo II Augusto di Francia, i principi ostili al Guelfo si erano riuniti a Norimberga e al posto di Ottone IV ...
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CASTELLI E "PFALZEN", REGNO DI GERMANIA
DDankwart Leistikow
L'inizio della sovranità di Federico II di Hohenstaufen nel Regno di Germania può essere collocato nel 1212, l'anno in cui fece il suo ingresso [...] di Svevia e, dopo il suo assassinio nel 1208, il guelfo Ottone IV: non sono però state tramandate imprese edilizie durature più prestigiosa era la (temporanea) custodia del tesoro imperiale (v.). Lo testimonia la struttura a tre ordini, che ricorda la ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, SISTEMA DEI
TTiziana Lazzari
"In qualibet civitate, in qua dominium habuit, voluit habere imperator palatium aut castrum": Salimbene de Adam (Cronica, a cura di G. Scalia, [...] in cui a Imola si affermava un governo di parte guelfa che agiva sotto diretta tutela bolognese, la città dominante alla cappella, al borgo e al molino. Origine e vicende, in Id.-G.V. Gurrieri-G. Bersani, Santa Cristina a Imola, Imola 1982, pp. 15-62 ...
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TOLOMEI
Michele Pellegrini
– Famiglia tra le cinque ‘schiatte maggiori’ che composero l’indiscussa élite del ceto magnatizio senese della piena età comunale e quindi del patriziato cittadino nella prima [...] fu a sua volta indicato tra i Capitani di parte guelfa della città e del contado; di lì a poco sarebbe Bologna 1931-1939, passim; Il Caleffo vecchio del Comune di Siena, I-V, Siena 1931-1991, ad ind.; S. Terlizzi, Documenti delle relazioni tra Carlo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] francescani – in funzione antiereticale – e di orientamento guelfo che si rivolgono alla formazione dei ceti ‘medi’. delle idee del cattolicesimo di fine Ottocento (per il quale v. supra).
Un’altra posizione tipica degli economisti di ispirazione ...
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Verona
Girolamo Arnaldi
Lanfranco Franzoni
Pier Vincenzo Mengaldo
Per il posto che ebbe nella vita e nell'opera, nonché nella diffusione dell'opera e nel nachleben di D., V. può dirsi a buon diritto [...] di non far dipendere in alcun modo da essi la presenza di D. a V. in questo giro di anni.
Si tratta, in sostanza, di If XII San Zeno, mise al bando dell'Impero i capi del partito guelfo della Marca. Dal riconoscimento di D. della funzione sociale e ...
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CASATI ("de Casate", "de Caxate", od anche talvolta "de Casale")
Gigliola Soldi Rondinini
La famiglia è originaria di Casatenovo (Casate Novo), in provincia di Como, tra il fiume Lambro e il torrente [...] scendeva in Toscana in difesa del partito guelfo attaccato da Uguccione della Faggiuola (Corio, 204, 209, 239, 335; II, n. 132; III, nn. 89 s., 156 s., 215, 224; IV, n. 164; V, n. 18; VI, nn. 96, 160; VII, nn. 7, 113, 154, 248, 271; IX, n. 58; XI, ...
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SPOLETO, DUCATO DI
HHannelore Zug Tucci
Il ducato di Spoleto dell'epoca degli Hohenstaufen, sorto in misura ridotta su quello longobardo che "a fonte Tiberis usque ad laevam Anienis ripam extendebatur", [...] in cui è retto per l'Impero dallo svevo Corrado di Urslingen (v.). Quando questi, dopo la morte di Enrico VI e il venir dunque l'immediata invasione nel ducato con un esercito della lega guelfa, composto per la maggior parte da perugini, "la migliore ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] egli li disperse, li cacciò in bando, due volte, coi guelfi. Immediatamente D. ribatte che i suoi seppero però tornare l' il dovere verso i suoi cari ", sicché il vostri del v. 51, come l'ei del v. 49 vanno riferiti ai figli di F. e non genericamente ...
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parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...
guelfeggiare
v. intr. [der. di guelfo] (io guelféggio, ecc.; aus. avere), letter. – Atteggiarsi a guelfo, parteggiare per il guelfismo (più spesso nel sign. moderno o polemico della parola).