Poeta (Firenze 1270 circa - ivi 1349). Guelfobianco, era in bando nel 1311. Ebbe uffici nella corte pontificia di Avignone; fu amico e corrispondente del Petrarca. Poche le rime rimaste, improntate allo [...] stil novo ...
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Uomo politico e scrittore (Firenze 1246-47 circa - ivi 1324). Guelfobianco, partecipò attivamente all'amministrazione del Comune: fu tra l'altro due volte priore, nel 1289, quando si ebbe la vittoria [...] di Campaldino, e nel 1301, al momento dell'ingresso in Firenze, come paciere, di Carlo di Valois, del quale egli ebbe a sperimentare dolorosamente la malafede (evitò l'esilio fruendo di una disposizione ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] , nella primavera del 1303, per compiacere a Bonifazio, Uguccione, benché ghibellino, aveva costretto l'Università dei guelfibianchi fuorusciti a lasciare Arezzo; e probabilmente, malgrado le sue indubbie qualità di ardimento e valore, lo giudicava ...
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DELLA RATTA (da la Rapta, de la Rat, da la Racta, de Larach), Diego
Francesco Tommasi
Non sono note né la data di nascita né l'esatta provenienza di questo nobile spagnolo trasferitosi in Italia, a [...] locale - apparve subito nell'assedio di Pistoia (22 maggio 1305-10 apr. 1306), il cui governo guelfobianco era inviso a quello fiorentino, di segno guelfo nero. Attivo in zona di operazioni fin dall'inizio delle ostilità, il D. lo fu con accresciute ...
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CANCELLIERI (de Cancellieri, de Cancellariis, Cancellarius), Chiaretto Costanzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pistoia nella seconda metà del secolo XV, anche se non siamo in grado di indicare con precisione [...] costituiva in Pistoia una fazione politica numerosa e potente. Il più noto dei suoi antenati è Vanni, detto Focaccia, guelfobianco, che viene ricordato con infamia da Dante fra i traditori dei propri parenti (Inf., XXXII, 63).
La notizia riportata ...
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CERCHI, Giovanni
Franco Cardini
Figlio di Niccolò e cugino di Vieri di Torrigiano fu, insieme con quest'ultimo, uno dei rappresentanti della seconda generazione del casato Cerchi, la generazione cioè [...] di Giovanni di Gherardino da Pistoia inaugurò la parentela tra i Cerchi e una delle famiglie più importanti dello schieramento guelfobianco pistoiese. Anche la simpatia che i Cerchi dimostrarono nei confronti del movimento popolano, e che condusse i ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] ribelli e ne sollecitò la sottomissione a C.; il 5 giugno nominò legato in Sicilia il cardinal Gerardo Bianchi, di sentimenti guelfi ma non incondizionato partigiano dell'Angiò. Mentre Pietro d'Aragona esitava ad accettare la corona offertagli finché ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] 45 ai duchi Rodolfo di Svevia, Bertoldo di Carinzia e Guelfo di Baviera, dell'11 gennaio 1075, per esortarli a , ove si accetti l'ipotesi del Morghen, di un "libro bianco".
F. Bock, Annotationes zum Register Gregors VII., in Studi Gregoriani ...
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CELESTINO V, papa
Peter Herde
Pietro del Morrone, il futuro papa, nacque nel 1209 o all'inizio del 1210: la fonte più sicura a proposito, la Vita C., racconta che aveva 87 anni al momento della morte [...] Francia, seguendo piuttosto un corso indipendente italiano e guelfo, anche se propendevano sempre più per l'Angiò che C. V non si servì più di un asino, ma di un cavallo bianco. Nel frattempo Carlo II aveva deciso di non lasciare andare il papa a ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
antonimia
antonimìa s. f. [der. di antonimo, sul modello di sinonimia]. – 1. In linguistica, rapporto di opposizione semantica tra due parole o espressioni. 2. In retorica, artificio affine all’antitesi, consistente nella contrapposizione...