Figline (Fegghine)
Giovanni Cherubini
Cittadina del Valdarno superiore, a una trentina di chilometri da Firenze. D. nomina F., insieme ad altri centri del contado, in Pd XVI 50, nella sua polemica contro [...] 'incursione notturna dei guelfi mossisi dalla vicina Montevarchi. Dopo la morte di Federico II, il conte Guido Novello col fratello Simone da Battifolle, il conte Guido da Romena, Ranieri dei Pazzi, Farinata degli Uberti e altri ghibellini ne fecero ...
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Pazzi, Ranieri (o Rinieri) de'
Giorgio Petrocchi
Vicario imperiale nella contea di Arezzo e nel territorio di Città di Castello (25 febbraio 1250), fu uno dei capi del partito ghibellino. Insieme con [...] podestà di Firenze accordi segreti per la capitolazione di Figline e dei ghibellini, i quali chiedevano la reintegrazione nei loro beni e il perdono dei danni arrecati fin dall'esodo dei guelfi nel 1248.
Ranieri fu l'autore dell'attentato al vescovo ...
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BECCARI, Buccio
Daniel Waley
Appartenente all'antica famiglia ghibellina orvietana dei Beccari, nacque da Nino, presumibilmente nella seconda metà del sec. XIII. Nulla si sa della sua primitiva attività: [...] comandati da Bindo de' Baschi. Il 20 agosto la causa dei ghibellini sembrava aver ottenuto pieno successo, ma i guelfi, ricevuti rinforzi da Perugia, riuscirono a sconfiggerli definitivamente e a cacciarli dalla città. Il B. rimase sul terreno, tra i ...
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Calboli, Rinieri de'
Augusto Vasina
, Ricordato da D. fra le anime purganti degl'invidiosi, dapprima in forma allusiva: ‛ uno spirto ' (Pg XIV 7); l'altro (v. 25); l'altr'anima (v. 70); poi finalmente [...] Chiesa (1279), Rinieri riuscì lentamente a riguadagnare prestigio fra i guelfi romagnoli e di fronte alle autorità pontificie; ma non ancora in Forlì, tenuta saldamente dai rivali ghibellini. Nella sua città poté infatti rientrare solo nel 1284. Le ...
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CARLO I D'ANGIÒ, RE DI SICILIA
Nacque nel 1226, ultimo dei sette figli di Luigi VIII di Francia e Bianca di Castiglia. Destinato inizialmente alla carriera ecclesiastica, la morte del padre in quello [...] Il 6 gennaio 1266 C. fu incoronato in Laterano re di Sicilia e in quello stesso mese partì con l'esercito verso il Sud. Il in nome del papa e come capo del guelfismo in Piemonte, Lombardia, Toscana e Umbria (v. Ghibellinieguelfi in Italia), il 23 ...
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ANGUILLARA, Pietro
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Figlio del conte Orso, morto già nel 1366, nacque prima della metà del XIV secolo. Compare per la prima volta in una tregua, indetta nel 1368 da papa Urbano V fra gli Anguillara [...] a far stipulare nel 1377. L'anno dopo accettò l'invito dei guelfi spoletini che, desiderosi di difendersi dai fuorusciti ghibellini, gli affidarono la rocca della città e il governo del ducato come rettore. Allo scoppio dello Scisma d'Occidente ...
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Filippi
Renato Piattoli
Antica famiglia di Orvieto, di origine popolare; assurse a grande potenza alla fine del secolo XII. La città infatti già dalla metà del secolo era, come quasi tutti i centri [...] definitivo tramonto.
Nelle due coppie dantesche si è voluta vedere un'intenzionale simmetria, e cioè una famiglia guelfa contrapposta a una ghibellina; in verità una certa simmetria esiste ma èghibellino-guelfo nella prima coppia, l'opposto nella ...
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sanguinoso
Alessandro Niccoli
Pur essendo attestato solo quattro volte, ricopre un'area semantica più ampia di quella occupata nell'italiano moderno, perché è usato anche in accezioni per le quali oggi [...] semestre del 1303, Fulcieri da Calboli aveva lasciato trista fama di sé per le feroci angherie e persecuzioni con le quali aveva infierito contro ghibellinieguelfi bianchi (cfr. D. Compagni II 30; G. Villani VIII 59): Guido del Duca lo ricorda a ...
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ARDINGHELLI, Gualtieri
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Nacque a San Gimignano, nella seconda metà del secolo XIII, da Primerano, di potente famiglia locale e uno dei caporioni del partito guelfo. Nel 1307 fu podestà a Prato e nel [...] Castracani e si pose alla guida dei fuorusciti ghibellini della sua città.
Dopo la disfatta subita ad Altopascio dai guelfi toscani , lasciando la direzione della fazione ribelle ai figli Primerano e Rossellino.
Bibl.: G. V. Coppi, Annali, memorie ...
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accusare
. Vale " incolpare ", " muovere un'accusa ", " imputare altrui una colpa ": la falsa ch'accusò Gioseppo (If XXX 97); coloro che accusano la italica loquela (Cv I X 14); più volte in relazione [...] si adoperino contro il segno dell'Impero sia i guelfi che i ghibellini).
In costruzione riflessiva e nel senso di " palesare " o (con l'atteggiamento e le parole) la propria personalità, e quindi di " rivelarsi ", in If XXXI 76 Elli stessi ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
ghibellino
agg. e s. m. [dal medio ted. Wībelingen, der. di Wībeling (ted. mod. Waibling), nome di un castello di Franconia]. – 1. agg. e s. m. Nel medioevo, in Germania, aderente al partito che sosteneva gli Hohenstaufen signori di Waibling...