LIVIA Drusilla
Mario Attilio LEVI
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Moglie di Augusto, discendente dalla gente Claudia; il padre di lei era entrato per adozione nella famiglia dei Livii Drusi. Nata [...] il 30 gennaio del 58 a. C., a circa 15 anni fu sposata con Tiberio Claudio Verone, suo congiunto e uomo piuttosto anziano. Al tempo dell'assassinio di Cesare, suo padre e suo marito appoggiavano la causa ...
Leggi Tutto
RUTILIO Namaziano (Claudius Rutilius Namatianus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Poeta latino. Si dubita se nel suo nome vada premesso Claudius o Rutilius. Nacque nella Gallia, ma non si sa dove. Appartenne [...] alla società più eletta del tempo. Figlio d'un magistrato celebre per la sua integrità, fu magistrato egli stesso, coprendo nel 412 la carica di magister officiorum e nel 414 quella di praefectus urbi. ...
Leggi Tutto
GALLO, Cornelio (C. Cornelius Gallus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Nacque a Forum Iulii (Fréius) il 69 a. C. Di umili natali, percorse con successo una duplice carriera politica e letteraria. Dopo [...] aver compiuto missioni delicate per incarico dei Triumviri, partecipò al fianco d'Ottaviano alla battaglia d'Azio, segnalandosi nelle operazioni d'inseguimento delle forze d'Antonio. In premio dell'opera ...
Leggi Tutto
Antico collegio sacerdotale romano, di dodici membri, che secondo una remotissima tradizione rappresentavano i dodici figli di Acca Larentia, e in cui i mitografi riconoscevano una raffigurazione dei dodici mesi dell'anno (Plin., Nat. Hist., XVIII, 6; Gell., VII, 7,8). Si dedicavano al culto della terra che nutrisce, invocandola sotto il nome di dea Dia, e il loro anno liturgico, che era anche l'anno ...
Leggi Tutto
VARRONE Atacino (P. Terentius Varro Atacinus)
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Scrittore latino, nacque l'82 a. C. ad Atax (Aude) nella provincia narbonese. A trentaquattro anni prese a studiare la letteratura [...] greca. La data approssimativa della sua morte oscilla tra il 40 e il 35 a. C.
Compose una traduzione o, per meglio dire, un libero rifacimento delle Argonautiche di Apollonio Rodio; un Bellum Sequanicum ...
Leggi Tutto
TIRONE, M. Tullio (M. Tullius Tiro)
Massimo LENCHANTIN DE GUBERNATIS
Fu liberto di M. Tullio Cicerone, per il quale nutrì una fedele amicizia. Uomo di cultura estesissima e d'ingegno notevole, dedicò [...] al patrono una grande parte della sua attività.
Si citano di lui le opere seguenti: Vita Ciceronis; De iocis Ciceronis; De usu atque ratione linguae latinae; Πανδέκται, miscellanea di argomenti varî; Epistulae, ...
Leggi Tutto
Commentatore di Virgilio, da non confondersi con Elio Donato (v. sotto). Fiorì verso la fine del sec. IV, come si deduce, con qualche probabilità, dal fatto che, mentre conosce Servio, non ne è conosciuto. Tiberio Donato stesso dà al suo commento dell'Eneide il nome di Interpretationes, e Interpretationes Vergilianae è il titolo nei manoscritti. Nell'epilogo egli afferma di aver composto la sua opera ...
Leggi Tutto
Sembra originario dell'Italia settentrionale; probabilmente da identificarsi con quel Cinna che nel funerale di Cesare (Plutarco, Brutus, 20) venne massacrato per errore in luogo di L. Cornelio Cinna (v.). Apparteneva alla scuola dei poeti nuovi. Nove anni egli spese a limare il poemetto Smyrna che trattava della passione di Smirna o Mirra per il padre e della nascita di Adone. Ne fece grandissime ...
Leggi Tutto
Da Cicerone è detto una volta C. Licinius Calvus, un'altra Macer Licinius. Egli adunque aveva un doppio cognomen. Figlio dell'annalista Gaio Licinio Macro (v.), nacque il 27 maggio dell'82 a. C. e morì nel 47 a. C. Amicissimo di Catullo, informò la sua attività artistica ai medesimi ideali. In un epicedio cantò teneramente la morte di Quintilia, forse sua moglie. Negli epigrammi, non risparmiò né Pompeo ...
Leggi Tutto
Secondo S. Gerolȧmo (Chron., p. 148 ed. Helm), nacque a Cremona nel 103 a. C. (102 nel cod. A). Questa data fu messa in dubbio a causa dei suoi rapporti con Valerio Catone, Orbilio, Ottaviano, di lui più giovani, quasi che l'età maggiore fosse sufficiente ad escludere l'esistenza di tali rapporti. Scrisse violenti epigrammi, non risparmiando né Cesare né Ottaviano, che non diedero peso alle sue contumelie ...
Leggi Tutto