ROSAROLL, Giuseppe. –
Antonino De Francesco
Nacque a Napoli il 16 settembre 1775 da Sebastiano, capitano del reggimento delle guardiesvizzere, e da Maria Maddalena Scorza.
Venne avviato alla vita militare [...] anni successivi parve tornare ai diletti studi di scherma, pubblicando due trattati sull’uso della spada, ma al tempo stesso guardò con interesse al movimento carbonaro che si mostrava molto attivo nelle Due Sicilie. Si dichiarò subito a favore della ...
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FIORINI, Pietro
Mariangela Marchi
Figlio dello scultore Raffaello (attivo fra 1576 e 1596) e nipote del pittore Giovan Battista, nacque a Bologna nel 1539. Architetto pubblico del Senato di Bologna [...] presso il palazzo pubblico: l'accomodamento delle prigioni, le stanze degli uditori, dei notai, le abitazioni delle guardiesvizzere, dei cavalleggeri e lo studio di Ulisse Aldrovandi. Al periodo 1608-1612 risale la costruzione della chiesa di ...
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SFORZA, Costanza
Giampiero Brunelli
– Nacque nel settembre del 1558 da Sforza, conte di Santa Fiora, e da Caterina de’ Nobili.
I genitori in quel periodo dimoravano nel Parmense: alternativamente a [...] , Costanza e le sue accompagnatrici furono accolte dall’aristocrazia romana al completo, dalla guardia pontificia e addirittura dalle guardiesvizzere. Seguirono poi il tracciato normalmente utilizzato per le ‘entrate’ di maggiore caratura politico ...
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HAFFNER (Hafner, Affner), Antonio Maria
Federico Trastulli
Fratello minore di Giovanni Enrico, nacque a Bologna il 15 ott. 1654 da Giovanni e da Caterina Bianchi. Al padre, delle guardiesvizzere, spetta [...] il merito di avere assecondato l'inclinazione artistica dei figli, affidandoli agli insegnamenti di D.M. Canuti. Non si conosce però chi fece apprendere all'H. l'arte della quadratura.
La sua eccellenza ...
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FOLO, Raffaele
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 24 nov. 1797 da Giovanni, incisore, e Anna Maria Zappati. La sua formazione si svolse a Roma dove frequentò l'Accademia nazionale di S. Luca dal 1816, [...] B. Mazzoli e R. Stem.
Nel 1826, ai suoi esordi, fu incaricato da Leone XII di progettare la nuova caserma delle guardiesvizzere presso la porta di Alessandro VI in Vaticano.
L'edificio, lungo l'antica via del Pellegrino, presentava al centro l ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] di Uri la valle Leventina. La vittoria delle milizie svizzere a Giornico fu decisiva. Crebbero le ambizioni dei , già tutta l'Europa era piena della grande notizia, i re guardavano con invidia a Ferdinando, il pontefice tracciava da un polo all'altro ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] 'Aquitania conserva tutte le sue tradizioni separatiste e i suoi principi guardano ai re di Parigi come a pari. A parte si svolge un esercito di avventurieri, che vinse le forze delle leghe svizzere a Basilea e poi firmò con esse un patto di amicizia ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] 'origine tedesca, con la scure a mezzaluna. Le fanterie svizzere, rinomatissime, nelle loro battaglie, formate da sei a ottomila giapponesi, bianche e da fuoco, e una superba collezione di guardie e guarniture di spade, che supera ogni altra al mondo. ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] diverse categorie e il primo mandriano (főszámadó) si distingue dal guardiano di puledri (számadó bojtár) e da chi è adibito alla nel sec. XVII i giovani studenti delle università svizzere e fiamminghe cominciano a controbilanciare questo spirito con ...
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È, nel suo significato tipico, il risultato dei lavori coi quali l'uomo modifica una determinata parte dell'ambiente naturale per renderla atta a offrire ricovero a sé e ai suoi: ed assume quindi forme [...] e paglia. Un ricordo di tal forma è rimasto nelle capanne svizzere e scandinave e nelle izbe russe.
Mentre i Galli progredirono planimetrici e costruttivi; caserme per pompieri, gendarmi, guardie municipali, ecc.).
Bibl.: Il tema delle abitazioni ...
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zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...
morione1
morióne1 s. m. [dallo spagn. morrión, der. di morra «sommità del capo»]. – Armatura a difesa del capo, dei sec. 16°-17°, simile a un casco, munita spesso di cresta e il cui orlo forma anteriormente e posteriormente due punte rivolte...