ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] che spetta al ligure nel sistema dei dialetti italiani, un gruppo di nutritissime recensioni e una decina di pagine (da datare però , fu affiancato, dal 1891 al 1907, da otto volumi di Supplementi periodici, dedicati a indagini linguistiche estranee ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] Tolkien). Da questo insieme composito la studiosa isola il gruppo di «lingue utopiche», quelle descritte in opere che in S è l’alfabeto serpentino, usato da Federico Fellini in Otto e mezzo, con la formula magica «asanisimasa», anima in alfabeto ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] parole come serpente, scivolare, sciare, sciogliere; nel gruppo /fl/ si può individuare un valore iconico di University Press (2a ed. Berlin, Mouton de Gruyter, 1987).
Jespersen, Otto (1933), Symbolic value of the vowel i, in Id., Linguistica. ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] lei la porta ora a chiedere aiuto.
Agostino (1999), Le otto questioni di Dulcizio, in Agostino tra etica e religione, a cura in La coarticolazione. Atti delle XIII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (Pisa, 28-30 novembre 2002), a ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] » o simili, riservati all’uso interno dei rispettivi gruppi; gli epiteti corrispondenti, rivolti però agli appartenenti alla di italiano l’introduttore è invece a, di formazione otto-novecentesca, forse da ricondurre all’interiezione ah, ma che ...
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Si chiama copula (dal lat. cōpula(m) «unione, legame») qualunque elemento svolga nella frase la funzione di collegare un soggetto e un costituente non verbale in una predicazione. Nel modello classico, [...] nahuatl) e lingue che la esprimono opzionalmente. In questo secondo gruppo, ci sono lingue in cui la copula può essere liberamente omessa Paris, Les Belles Lettres, pp. 253-281.
Jespersen, Otto (1937), Analytic syntax, London, Allen & Unwin.
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Gli incapsulatori sono un insieme di nomi che svolgono la funzione testuale di rinviare ai contenuti di una porzione del cotesto (➔ contesto). Tale porzione può stare prima dell’incapsulatore (nel qual [...] contenere una valutazione. Un esempio di incapsulazione mediante un gruppo nominale semanticamente neutro è quello in (5):
(5 in campo aperto, a Canne, sul fiume Ofanto. Otto legioni romane furono aggirate, attanagliate e praticamente annientate. ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] hai pagato
Oltre ai casi finora trattati, un altro consistente gruppo di verbi ha un uso copulativo occasionale, spesso legato ad Sintassi italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni.
Jespersen, Otto (1924), The philosophy of grammar, London, Allen & ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] è saltuario, mentre dopo i 16 mesi diminuisce gradualmente fino ai sette-otto anni di età del bambino, quando il modo di parlare ad esso nell’ambito familiare e riflettendo così le aspettative del gruppo sociale (Savoia 1984: 15-18; Calleri 1987). ...
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Per parole generali si intende un gruppo eterogeneo di parole dal significato generico, che può però essere determinato quando queste si riferiscano o a un referente implicitamente noto, o a un referente [...] lezioni e tutto procede per il meglio. Se ne vengono immessi otto o nove, le cose si fanno assai più complicate. Ma se il numero aumenta, il fallimento è certo: i nuovi arrivati fanno gruppo tra loro, continuano a parlare la propria (o le proprie) ...
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ciclo1
ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli,...
nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé stesso o in un suo collegamento con un...