Nel mondo protestante centroeuropeo, termine usato per indicare tutti i riformati, sia evangelico-luterani sia evangelico-riformati (calvinisti e zwingliani); più correntemente, nell’uso, questi ultimi [...] minoranze riformate.
Nel mondo anglosassone, tolti alcuni gruppi luterani di origine germanica, le confessioni, le associazioni e le lutherische Kirche Deutschlands (10 Chiese; dal 1949); il gruppo delle 3 Chiese luterane non comprese in quest’ultima ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] un punto di vista sociale, tutti gli esseri umani vivono in gruppi e in determinate forme di famiglia. Il tabu dell’incesto, fuori delle terre di origine, sono di fatto rimaste circoscritte nell’ambito etnico-nazionale d’origine. I casi più notevoli ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] il fine di provvedere all’educazione dei giovani di origine asiatica, favorendo in questo modo la propagazione del si erano aperte nell’Impero turco. Primi a unirsi, un gruppo di nestoriani, da cui derivano gli odierni caldei cattolici. Siri e ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] Varazze, alle sacre rappresentazioni. La raffigurazione delle S. in gruppo, per lo più associate ai profeti, si diffuse a l’introduzione di nuovi culti, tra cui quelli di origine greca. Secondo la tradizione i libri sarebbero stati venduti ...
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In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo, della quale, a scopo edificativo o esemplare, si dava lettura il giorno della festa del santo. Più tardi, in base alla caratteristica saliente [...] la forma scritta e colta è solo la fase finale. Alle sue origini popolari la l. deve i suoi caratteri principali: anzitutto la semplicità originario e stretto contatto con il luogo d’origine e con il gruppo sociale in cui è sorta con la funzione di ...
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Festa mobile che la liturgia cristiana celebra di domenica, 49 giorni dopo la Pasqua, per ricordare la discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo, sugli Apostoli e la Vergine. È la solennità che corona il [...] Spirito’, promesso da Gesù ai credenti nel suo nome. L’origine del movimento si fa risalire al 1906 quando i membri di prende il nome di neopentecostalismo. Dal contatto di un gruppo di giovani cattolici con il movimento pentecostale negli anni 1966 ...
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In biologia, derivazione di un dato gruppo di organismi per evoluzione da una sola forma primitiva; si può riferire sia a gruppi limitati (per es., la specie umana) sia a gruppi molto vasti e a tutti i [...] viventi.
Nella teologia cattolica, per monogenismo si intende l’unità originaria del genere umano, in quanto esso trae origine da un unico primo uomo, Adamo, com’è affermato esplicitamente in più passi della Sacra Scrittura. Su questa base, la Chiesa ...
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Profeta ebreo (forse sec. 7º a. C.), cui è attribuito l'omonimo libretto biblico, settimo del gruppo dei Profeti minori. Della persona non si sa nulla, salvo la qualifica "elqoshita" datagli dal libro, [...] presentata come il castigo divino conseguente alle colpe della città. Alcuni critici ritengono che la prima parte sia di origine indipendente e posteriore nel tempo alla seconda; la composizione di quest'ultima è posteriore o forse contemporanea all ...
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Giansenista (Esine, Brescia, 1723 - Cividate Camuno 1807); arciprete di Cividate Camuno, fu giansenista del gruppo pavese di P. Tamburini. Negando all'istituzione del papa e dei vescovi una esclusiva origine [...] divina, illustrò la potestà dei parroci quali diretti discendenti dei settantadue discepoli (De antiqua paroeciarum origine, 1782), e per la riforma della Chiesa, da liberarsi da ogni impaccio temporale, compose una Apologia di Arnaldo da Brescia ( ...
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Pratica divinatoria fondata su segni provocati o scelti a caso: getto di dadi o di astragali, estrazione casuale di uno o più pezzetti di legno con iscritti i responsi da un gruppo preventivamente mescolato [...] ecc. Di origine antichissima, è rappresentata presso popoli di tutti i continenti. In connessione con la scrittura si possono considerare cleromantici i responsi ottenuti da passi di libri aperti a caso ( bibliomanzia), in genere libri sacri (Corano, ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...