In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] (detti anche tecnicismi). Ma non tutte le parole di tale origine sono dei tecnicismi (per es., crisi, hobby, ecc.); contenuti della comunicazione chi non appartiene al proprio gruppo. Una caratteristica della comunicazione simmetrica, specie se ...
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Sul versante italiano, la comunità alloglotta francoprovenzale interessa tre regioni, la Valle d’Aosta e il Piemonte, provincia di Torino (cfr. fig. 1), e la Puglia (due comuni in provincia di Foggia), [...] contesto più ampio di regioni appartenenti storicamente allo stesso gruppo linguistico sotto il tetto del francese, prime fra Faeto e Celle. Secondo l’ipotesi più accreditata, l’origine di queste due colonie sarebbe da ricondurre allo stanziamento di ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] alcuni germanismi e arabismi entrati in italiano, che avevano in origine un significato positivo o neutro, hanno subito nel tempo un , officina»), staff si usa solo nell’accezione di «gruppo di collaboratori» (in ingl. vale anche «bastone, sostegno ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] conservare immutato il centro deittico degli enunciati in origine realizzati: le indicazioni personali, temporali e spaziali parola oppure da porzioni più ampie, che vanno dal gruppo sintagmatico alla frase.
Rispetto alle altre forme di riporto, ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] apparentemente analizzabili in segmenti). Preoccupazioni analoghe furono all’origine degli studi di M. Benson (1985; Benson, di vista semantico, indica un’entità più piccola, o il gruppo cui appartiene un determinato oggetto / essere.
(19) avverbio ...
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Il bisticcio è la figura formata dall’accostamento (immediato o a breve distanza, nello stesso verso o nello stesso periodo) di due o più parole fortemente rassomiglianti dal punto di vista fonico.
Bisticcio [...] estensione di due parole che hanno un solo suono o gruppo differente. Questa è la definizione che si può estrapolare dal UTET, 1818).
Contini, Gianfranco (1970), Letteratura italiana delle origini, Firenze, Sansoni.
Dossena, Giampaolo (2004), Il dado ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] Sardegna settentrionale. Carattere di storicità andrebbe ormai riconosciuto, inoltre, a gruppi di popolazione dialettofona trasferiti compattamente in aree diverse da quella d’origine, come i Veneti della Toscana, dell’Agro Pontino e della Sardegna ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] Zigeunerisches, Halle 1865), così interessante per l'origine neoindiana e per le varie influenze linguistiche ricevute che spetta al ligure nel sistema dei dialetti italiani, un gruppo di nutritissime recensioni e una decina di pagine (da datare però ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] nome può venir considerato in momenti, luoghi, e presso gruppi sociali diversi come proprio o comune» (Serianni 1988: sono entrati nell’uso vari nomi di personaggi che hanno dato origine a nomi comuni: basti pensare a Perpetua, nome della governante ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] di polli» (fumare per «rubare» è parola di ambito gergale e dialettale: Lurati 2000).
Un altro gruppo di soprannomi trae origine da circostanze e fatti occasionali, per cui è difficile ricostruirne la motivazione onomasiologica: per es. Squarcialupo ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...