CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] di così alto valore da far supporre un quadro d'origine assai ricco. La coppia di c. di Tassilone, e gli inizi del successivo. Di questo tipo di c. sopravvive oggi un gruppo omogeneo che fa pensare a un unico centro di produzione nel Khorasan (Baer, ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] compreso dal pubblico, e l'orchestra, o per meglio dire il gruppo strumentale, era a volte collocata al di là delle scene. Il di acustica risponde la pianta ellittica. Queste piante diedero origine a sale più lunghe che larghe. C. Fontana, nella ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] Ostrove. Ancora più a E si trovava S. Michele e origine romanica ebbe anche S. Procopio. Nell'insediamento abitato di Nebovidy campite a racemi. Il codice di Vyšehrad appartiene a un gruppo di quattro evangeliari, di cui fanno parte un esemplare più ...
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PIACENZA
A. Segagni Malacart
(lat. Placentia)
Città dell'Emilia-Romagna nordoccidentale, capoluogo di provincia, posta su di un terrazzamento alluvionale sulla riva destra del Po, poco a S della confluenza [...] M. Romanini, Contributo alla conoscenza del romanico piacentino: un gruppo di chiese inedite dall'XI al XII secolo, Palladio, 15-26; R. Salvini, La basilica di San Savino e le origini del Romanico a Piacenza, Modena 1978; E. Cecchi Gattolin, I ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] sulle sue ricerche come una inquietante idea fissa.
2. Le origini e l'espansione
a) I centri dada
‟La complessa evoluzione e i mezzi a disposizione ma si precisa tutto quello che il gruppo non vuole, tutto quello che non è. C'è tuttavia un metodo ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] che chiamo l’‘eremo planetario’, cioè la segregazione di fatto del gruppo sociale più ridotto, la famiglia (se ne è rimasto qualcosa . Ciò che non è d’aiuto è l’ignoranza sulle nostre origini, recenti e remote. Maggiore è l’ignoranza sul cosa ci ha ...
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BESTIARIO
E.J. Grube
Si definisce b. stricto sensu - contrariamente all'applicazione diffusa ma non strettamente scientifica di questo termine nella storiografia attuale - una compilazione didattica [...] Oxford, Bodl. Lib., 764, della metà del sec. 13°), ma anche al gruppo B+Is (Malibu, J. Paul Getty Mus., Ludwig XV, 3, già Londra, 1984; id., I manoscritti miniati del Bestiario medievale: origine, formazione e sviluppo dei cicli di illustrazioni. I ...
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CIPRO
A. Weyl Carr
(gr. ΚύπϱοϚ; lat. Cyprus)
Isola del Mediterraneo orientale, situata a breve distanza dalle coste meridionali dell'Asia Minore e da quelle siriane, C. è costituita morfologicamente [...] suggerire invece una tradizione continua e concentrata in uno stesso luogo.Sebbene una definitiva interpretazione delle origini del gruppo debba ancora essere tentata, appare tuttavia chiaro che durante tutto il suo percorso evolutivo esso mantenne ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] stesso oggetto, come nel caso del c. di Ulphus, in origine strumento a fiato, provvisto di un tappo che ne permetteva l'impiego e quelli potori costituiscono, anche per l'Europa centrale, il gruppo più cospicuo fra i reperti in c. di epoca medievale ...
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AREZZO
M.G. Paolini
(gr. 'Aϱϱήτιον; lat. Arretium, Aritium; Arizzo nei docc. medievali)
Città della Toscana di antica origine, fece parte della dodecapoli etrusca, per poi divenire municipium al tempo [...] s., 1, 1919-1920, pp. 262-284; M. Falciai, Storia di Arezzo dalle origini alla fine del Granducato Lorenese, Arezzo 1928; M. Salmi, La cripta di S. pure alcuni affreschi staccati; infine, un importante gruppo di dipinti assegnati a Parri di Spinello. ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...