Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] , l'egoismo, il servilismo, l'invidia, l'avidità, sorprendendo nelle cittadine provinciali repliche rimpicciolite e grottesche dell'"inferno di Parigi", il funzionarismo arrivista, le maldicenze, le calunnie, le macchine matrimoniali, ecc. Vista ...
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LINATI, Carlo
Cristiano Spila
, Nacque a Como il 25 apr. 1878 da Eugenio, ingegnere, e da Margherita Perlasca (adombrati con i nomi fittizi di Odoardo Campieri e Carlotta Grimoldi nel romanzo autobiografico [...] prefato dallo stesso Lucini, uscì Duccio di Bontà (Como).
Opera di stampo autobiografico, vi domina un umore bizzarro e grottesco e vi è abbandonato il toscano, sentito ormai come libresco ed erudito, per promuovere un impasto linguistico di matrice ...
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Poeta tedesco (Francoforte sull'Oder 1777 - Wannsee, Potsdam, 1811). Vicino ai romantici per la vigorosa carica sentimentale, non lontano dai classici in quanto creatore di una particolare forma di tragedia [...] fuga precipitosa, la rottura di una brocca, la commedia è un seguito di situazioni esilaranti con esplosioni persino grottesche. "Secondo Molière" (così nel sottotitolo) K. scrisse la commedia Amphitryon che, pubblicata nel 1807, fu la prima opera ...
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Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] prosa di K., il quale pure si affidò a parabole, a trascrizioni metaforiche, a rappresentazioni paradossali e grottesche che non è sempre agevole decifrare immediatamente, consiste nella persistente completa accessibilità, e insieme nella misteriosa ...
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FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] questo materiale linguistico con arte, deformando ironicamente i canoni cortesi, mescolando con sapienza toni aulici e grottesche caricature delle galanterie amorose. La produzione dei giocosi fu estremamente varia: uno dei modelli di questi ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] situazioni e i canoni, sia pure per piegarli al nuovo contenuto e colorirli di un umorismo con forti venature grottesche (Lumie di Sicilia, 1910; Pensaci Giacomino!, 1916; Liolà, 1916, scritta originariamente in dialetto siciliano; Così è (se vi pare ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] di un ragionamento, mentre in realtà non dicono cosa alcuna" (p. 360). Altri hanno invece sottolineato l'effetto comico-grottesco derivante dalla pura giustapposizione di un elemento di senso chiaro, un elemento dotto ed uno di valore soltanto fonico ...
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CICOGNANI, Bruno
Paolo Petroni
Di famiglia, romagnola, originaria di Modigliana per parte di padre, nacque a Firenze il 10 settembre del 1879 da Dante, magistrato, e da Giulia Nencioni.
Il nonno Filippo, [...] drammaticamente vissuto o rivissuto, per arrivare alle mai raggiunte cupezze di un Tozzi o alle assai più lontane visioni grottesche di un Pirandello. Quando, a settantacinque anni, il C. cercherà di addentrarsi in un mondo nuovo, di andare più ...
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Matteo Maria Boiardo (Scandiano 1441-1494), di famiglia feudataria degli Estensi, visse tra Scandiano, Ferrara, Modena (di cui fu governatore tra il 1480 e il 1482) e Reggio (di cui fu capitano nel 1487). [...] di stimolare le risorse del volgare, e di dar voce alle diverse tonalità del discorso, ora liriche, ora grottesche, ora drammatiche, ora tecniche. Della Commedia dunque, oltre a citazioni centonarie, lacerti di versi diventati locuzioni comuni (selva ...
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Giapponese, letteratura
Maria Teresa Orsi
La trasformazione del romanzo in un prodotto di mercato, parte di un'economia basata sul consumo e sulla produzione di massa, già emersa in Giappone negli ultimi [...] ' per il suo Hebi ni piasu (2005; trad. it. Serpenti e piercing, 2005), dove la predilezione per situazioni eccentriche, grottesche o anormali trova la sua proiezione fisica nei piercing e nei tatuaggi di cui si compiacciono i giovani protagonisti ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...