GINORI
Maria Letizia Casanova
Famiglia toscana, attestata a Firenze dalla metà del XIII secolo, che, a partire dal 1737, grazie alla fondazione della manifattura di porcellana installata da Carlo (1702-1757: [...] composizioni di J.-B. Oudry - e i "caramogi", che erano già largamente presenti nella produzione di Meissen e di Vienna: figurine grottesche di nani, tratte per la maggior parte dalla serie dei "gobbi" di J. Callot.
Un discorso a parte va fatto per ...
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CAVALLUCCI, Antonio
Stefi Roettgen
Figlio di Bartolomeo, da Cisterna, e di Maria Agnese Baroni, nacque il 21 ag. 1752 a Sermoneta. Il padre, fabbro di professione, era al servizio di Michelangelo Caetani, [...] piccole scene a tempera sul muro): notevole è nella prima di queste sale la ripresa della tradizione della pittura a grottesche con evidenti richiami al Cinquecento. Segue la decorazione della galleria che, pur di modeste dimensioni, riprende, con il ...
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PIETRO da Rimini
Alessandra Rullo
PIETRO da Rimini. – Ignote sono le date di nascita e morte di questo artista riminese documentato tra il 1324, data del polittico, perduto, realizzato insieme a Giuliano [...] , dalla cromia preziosa e squillante, e dal ricorso a fasce decorative in cui sono intercalati busti di santi e teste grottesche, consonanti con le prove di Pietro Lorenzetti nel transetto della Basilica Inferiore ad Assisi (1320 circa), il ciclo fu ...
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LONGHI, Luca
Giordano Viroli
Nacque il 14 febbr. 1507 a Ravenna, da Francesco di Andrea e da Antonia di Vincenzo da Cunio, secondo di tre fratelli destinati tutti a divenire pittori (Bernicoli, pp. [...] in arcate o flesse in concavità absidali affiancate da paraste ornate da specchiature dorate e impreziosite da candelabre e grottesche non dissimili da quelle degli Zaganelli, ancor più che di Palmezzano. Appare evidente l'esigenza del L., che sarà ...
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FANELLI, Virgilio
Adele Condorelli
Figlio dello scultore Francesco e della prima moglie di questo, Lucrezia, di cui presumibilmente era il primogenito essendogli stato imposto il nome del nonno paterno, [...] Asburgo, in alto, si dipartono ventiquattro cornucopie con i ceri, sostenute da angeli, il fusto è adorno di festoni, grottesche e trofei militari; in basso quattro placche a mezzo rilievo con gli evangelisti, ed infine il pendaglio del lampadario ...
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PACCHIAROTTI, Giacomo
Serena Vicenzi
– Nacque a Siena nel 1474 da Bartolomeo di Giovanni e da Elisabetta di maestro Niccolò.
La fama di Pacchiarotti, come dimostrano i numerosi documenti conservati [...] il suo intervento nel duomo senese, con la realizzazione di alcune teste di ‘cesari’ in stucco e la decorazione a grottesche delle arcate che accolgono le teste degli imperatori. I pagamenti, che si susseguono dal 1503 fino al 1504, sono di ...
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INTERGUGLIELMI, Elia
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1746 a Napoli dove è documentato già nel 1762 in qualità di disegnatore e modellatore nel Real Opificio di pietre dure (González Palacios, p. 145). [...] nel palazzo Filangieri di Mirto dove intorno a questo tema, entro un elaborato e raffinato schema decorativo geometrizzante, dipinse grottesche, elementi zoomorfi e fitomorfi e, su tondi e poligoni, le Fatiche di Ercole e le Quattro stagioni ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Eugenio
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio del pittore aretino Patrizio e di Casilda de la Fuente, nacque in Spagna intorno al 1575 se si presta fede ad una sua personale [...] dei Sagrario" e dell'aula antistante nella cattedrale di Toledo, per la quale eseguirono molte tele e affleschi con grottesche e figure di Evangelisti e di Profeti nella volta e nella cupola, questi ultimi chiaramente ispirati ai modelli decorativi ...
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FRANCESCO da Siena
Giovanna Sarti
A eccezione della città di provenienza non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, allievo di B. Peruzzi agli inizi del Cinquecento e attivo a Roma nella [...] e dei Festoni, secondo la più tipica tradizione ornamentale antiquariale romana di impronta raffaellesca: uso degli stucchi, della grottesca, del fregio, della narrazione storica e mitologica.
La verifica della presenza di F. nel cantiere del Luzio è ...
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CARNAGHI, Davide
Sisto Sallusti
Nacque a Milano il 5 settembre del 1865 da Carlo, che era custode e guardarobiere del teatro Milanese, e da Maria Fadda. In questo ambiente visse in stretto contatto [...] e numerosi suoi spettacoli furono preceduti o seguiti da un farsa che aveva per protagonista quel personaggio alle prese con grottesche peripezie (nel gennaio e nel febbraio 1895, ad esempio, fu applaudito nella farsa OlCarlin al teatro Carcano).
La ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...