Pittore e architetto (Udine 1487 - Roma 1564). Dopo l'educazione a Udine e a Venezia, presso il Giorgione, fu a Roma, dove fu tra i collaboratori di Raffaello. Studiando le grottesche della Domus Aurea, [...] riuscì a imitarne anche lo stucco creando un tipo di decorazione bizzarro e raffinato, che ebbe immensa fortuna. Opere principali: gli ornamenti delle Logge Vaticane (1517-19), la decorazione della Loggia ...
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Djurberg, Nathalie. – Artista svedese (n. Lysekil 1978). Dopo essersi trasferita a Berlino, dove vive e lavora, si è affermata come artista visuale, ed è nota per le sue figure di plastilina macabre e [...] grottesche. Ha esposto nelle sedi più prestigiose, tra cui la Tate Modern di Londra e il Centre Pompidou di Parigi, e alla Biennale di Venezia 2009 è stata insignita del Leone d’argento per il più promettente giovane artista per l’installazione ...
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Famiglia di pittori senesi (secc. 16º e 17º). Si ricordano Lorenzo (1521-1572), detto il Rustico, forse allievo del Sodoma; i figli Cristoforo (1552-1641), detto il Rusticone, che fu, oltre che pittore [...] di grottesche come il padre, anche miniatore, e Vincenzo (1557-1631), collaboratore di A. Casolani e padre di Francesco (v.). Opere dei R. nelle chiese di Siena. ...
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Fotografo statunitense (n. New York 1943). Ha iniziato la sua attività come free lance alla fine degli anni Sessanta, portando avanti una ricerca sulle immagini, talora organizzate in sequenze, dove ha [...] privilegiato situazioni artificiali, grottesche e surreali. La fotografia usata come mezzo di critica e di allusione alle contraddizioni della società americana è stata fondamentale per alcuni tra i suoi lavori più significativi: Fictcrypto- ...
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Pittore (Firenze 1477 - ivi 1548), detto di Cosimo perchè allievo di Cosimo Rosselli, lavorò nella Ss. Annunziata (1510-14), nel palazzo Strozzi (1511), ecc., ma delle sue pitture rimane pochissimo. Fu [...] uno dei principali elaboratori di grottesche (partimenti della volta e basamenti della Cappella dei Priori in palazzo della Signoria, 1514). ...
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Danzatore e coreografo (Reichenberg, Boemia, 1902 - Gümligen, Berna, 1968). Allievo di Mary Wigman, svolse la sua attività sia in compagnie di balletti, sia come solista, creando un personale tipo di danza, [...] ricco di suggestioni tragiche, allegoriche, comiche, grottesche. Fu anche insegnante di danza in Europa e in America. ...
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GHERARDI, Cristofano, detto il Doceno
Monica Grasso
Nacque a Borgo Sansepolcro nel novembre del 1508 da Guido di Francesco, a detta di Giorgio Vasari (pp. 214, 243) di famiglia nobile e agiata.
Fonte [...] nazionale dell'Umbria. Dipinti, sculture e oggetti dei secoli XV-XVI, Roma 1985, pp. 193-195; C. Rosini, Dietro la moda delle grottesche. Prospero Fontana e Paolo Vitelli, Città di Castello 1986, pp. 74-99, 146 s., 161-185 e passim; F.F. Mancini ...
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Brusati, Franco
Francesco Bolzoni
Commediografo, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Milano il 4 agosto 1922 e morto a Roma il 28 febbraio 1993. Sotto movenze narrative fluide, capaci di [...] esprimere un certo lirismo e al contempo di cogliere notazioni grottesche, B. mostrò spesso nelle sue opere una grande sensibilità verso segreti nodi psicologici e personaggi che recitano, prima ancora di viverle, le passioni, in luoghi di elegante ...
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Pittore (Verona 1528 - ivi 1590); fu uno degli aiuti di Paolo Veronese, ma rimase sempre legato alle forme accademiche genericamente ispirate al manierismo emiliano e a Giulio Romano. Opere sue nelle chiese [...] e nel museo di Verona. Fu autore di affreschi decorativi con finta prospettiva e grottesche (palazzo Canossa a Venezia; palazzo Thiene a Vicenza, in collaborazione con A. Canova). ...
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Disegnatore di architetture e ornati (n. Leeuwarden 1527 - m. 1606). Si formò come pittore e collaborò ad architetture effimere, ma furono i suoi disegni (pubblicati ad Anversa dal 1555 in circa 500 incisioni) [...] a offrire un vasto e fantasioso repertorio di motivi antichi (vasi, grottesche, ecc.). Altrettanto importanti per la formazione e diffusione del manierismo architettonico nordico furono i suoi trattati, più volte ristampati (Artis perspectivae ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...