LUCINI, Gian Pietro
Giuseppe Zaccaria
Nacque il 30 sett. 1867 a Milano, nella casa in cui aveva abitato C. Correnti, da Ferdinando Augusto e da Luigia Crespi, originaria di Busto Arsizio.
La casa del [...] o carnefici, il marciume di un'intera società: una sfilata di "ritratti umani" che diventavano "maschere" deformi e grottesche. Se la Canzone del giovane eroe demoliva le meschine mitologie dell'imperialismo bellico e coloniale, era evidente - su una ...
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DOMENICO da Prato
Paolo Viti
Mancano precise testimonianze sull'anno di nascita, la quale tuttavia dovette avvenire intorno al 1389, come appare dalla dichiarazione catastale autografa prodotta da D. [...] di Anfitrione, appunto Geta e Birria, due esseri fisicamente deformi ma pieni di furbizia, che creano e determinano situazioni grottesche ed equivoche, non immuni neppure da una volontà di parodia verso certi aspetti della cultura (Geta è una volta ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] un po' secchi o slegati, si continuano o si preannunciano motivi dei due romanzi, e soprattutto si presente, nelle pitture grottesche o sintetiche, l'abilità figurativa di Mastro-don Gesualdo, come succede in Per le vie (Milano 1883), novelle dov'è ...
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Trattatisti e narratori del Seicento - Introduzione
Ezio Raimondi
«Secolo del genio», come volle definirlo lo Whitehead in rapporto alla stupefacente avventura della nuova scienza, il Seicento è un'epoca [...] istintivo che, sotto la maschera di Bertoldino, tra apologhi e storielle animali, sa anche trovare gli accenti di una grazia grottesca, di una satira saporita e bonaria.
In un colore greve di brulicante affresco barocco, la satira è anche l'ambizione ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] , volgare letterario, latino umanistico) che dà vita al maccheronico è qui fuso, omogeneo, calibratissimo. Non è più la grottesca mescolanza dei goliardi padovani, che procedeva per accostamenti casuali. È una lingua nuova che spinge le sue radici ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] autobiografici come Il sorbetto della Regina (Milano 1872) assimilava Petruccelli ai ‘bizzarri’ «sulla linea che dal Nievo grottesco prosegue per Imbriani e Dossi» (1976, p. 140).
Opere. La vastissima attività giornalistica resta in gran parte ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] le qualità degli imperatori. Per colpire l’uditorio ed evitare la monotonia, ricercano forme impreviste e sorprendenti attraverso iperboli grottesche (il viaggio di Diocleziano e Massimiano in Italia è stato così rapido da far credere che il Sole e ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] , da mercatante. Casa di risparmio, da artigiano. Capanna dell'utile, da contadino"); dall'assunzione delle "grottesche" come "genere" di libera raffigurazione letteraria e pittorica (Ossola) nelle Pitture, Padova, Perchacino, 1564 (ristampate ...
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Ippolito Nievo: Opere - Introduzione
Sergio Romagnoli
«Ieri alla fine ho terminato il mio romanzo; son proprio contento di riposarmi. Fu una confessione assai lunga.» Con queste ormai famose parole, [...] , le lagune, le nebbioline d'una campagna grassa e alberata, i viottoli e le strade campestri; le fiere dei villani e le grottesche «mostre» delle cernide (quasi ritorni a toni che furono già del Folengo e del Ruzzante); il castello di Fratta con la ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] costruiti per impossibilia, nei quali il risultato è di vacuo virtuosismo, in una ridda di immagini paradossali e grottesche concluse repentinamente in clausola. Così, ad esempio, è costruito il sonetto ad un amico nel medesimo codice Marciano ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...