cartoni animati
Gianni Rondolino
Tecnica cinematografica e forma d'arte: uno spettacolo per tutti
I cartoni animati propongono storie e personaggi che divertono i bambini, ma a volte anche gli adulti, [...] soprattutto commerciali (risparmio di tempo e quindi di denaro), ma anche perché basato soprattutto sulle situazioni comiche o grottesche. Come i Peanuts dei fumetti si erano affermati per la loro semplicità grafica e il sottile umorismo, così ...
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I vitelloni
Stefano Todini
(Italia/Francia 1953, bianco e nero, 104m); regia: Federico Fellini; produzione: Lorenzo Pegoraro per Peg/Cité; soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano, Tullio Pinelli; [...] su una generazione perdente e poco creativa. I trentenni disegnati da Fellini (con linee meno impressionistiche o grottesche di quanto avverrà in Amarcord) rispondono all'esigenza autobiografica dell'autore, ma sono altresì animati dalla vena ...
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Forman, Miloš
Serafino Murri
Nome d'arte di Forman Ján Tomáš, regista cinematografico ceco, naturalizzato statunitense, nato a Čáslav (Boemia) il 18 febbraio 1932. Tra i maggiori esponenti della Nová [...] da J. Hašek, firmò Hoří, má panenko! (Al fuoco, pompieri!), satira corale del militarismo, che attraverso le grottesche vicende della festa annuale dei pompieri di un paesino boemo mette ferocemente alla berlina l'ottusità del burocratismo di Stato ...
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Citti, Sergio
Edoardo Bruno
Regista, soggettista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 30 maggio 1933. Il percorso dei suoi film si inoltra in una dimensione atemporale, con una scrittura [...] , quasi in un rifiuto a drammatizzare. In Due pezzi di pane (1979), al di là della favola (le grottesche disavventure di due suonatori ambulanti), la significazione si rifrange in più sensi che rivelano percorsi sotterranei e immagini speculari. Un ...
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Corman, Roger
Bruno Roberti
Regista e produttore statunitense, nato a Detroit (Michigan) il 5 aprile 1926. Esemplari le sue incursioni nell'universo formale e narrativo dei generi, soprattutto l'horror, [...] da fantasia barocca, senso onirico della messinscena, orchestrazione del ritmo, abilità nel mescolare effetti orrorifici e note grottesche, a riassumere meglio la ridefinizione estetica del fantastico cinematografico. House of Usher (1960; I vivi e i ...
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Maccari, Ruggero
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 28 giugno 1919 e morto ivi l'8 maggio 1989. Il suo apporto al cinema italiano è risultato indispensabile in relazione al [...] ). La sicurezza di M. nel 'tagliare' su misura del talento comico di alcuni attori abiti drammaturgici, situazioni grottesche, esasperazioni di carattere e nell'adattare il ritmo dei dialoghi, magari di origine teatrale, alla velocità visiva della ...
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Dogme 95
Bruno Fornara
Collettivo di cineasti fondato a Copenaghen il 13 marzo 1995 su iniziativa dei registi Lars von Trier e Thomas Vinterberg, le cui firme appaiono in calce all'atto costitutivo [...] di questa stessa realtà mette in risalto gli aspetti eccessivi, i comportamenti borderline, le accensioni tragiche o grottesche, al limite della vera e propria deformazione visionaria. Il risulta-to tecnico-formale che si ricava dalle applicazioni ...
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Almodóvar, Pedro
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico spagnolo, nato a Calzada de Calatrava (La Mancha) il 24 settembre 1951. È stato inizialmente autore di un cinema eccentrico, [...] (in primo luogo la necessità di filmare lo slancio e la passionalità omosessuali dei suoi personaggi), o quelle forme grottesche in cui si intravede più di un debito nei confronti del cinema di Luis Buñuel. Questi elementi sono però inseriti ...
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Jackson, Glenda (propr. Glenda May)
Simonetta Paoluzzi
Attrice teatrale e cinematografica inglese, nata a Birkenhead (Cheshire) il 9 maggio 1936. Donna moderna, colta, dal volto fortemente espressivo [...] in cui è una candidata all'elezione di presidente di un club della salute in una scatenata sarabanda di situazioni grottesche. Negli stessi anni ha continuato a riscuotere successi in palcoscenico, confrontandosi con grandi opere di autori classici e ...
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The Wedding March
Rinaldo Censi
(USA 1926-27, 1928, Sinfonia nuziale, bianco e nero/colore, 118m a 24 fps); regia: Erich von Stroheim; produzione: P.A. Powers per Paramount Famous Lasky; sceneggiatura: [...] e di sua moglie sono mostrati in piani ravvicinati, goffamente incollati ai loro indumenti da notte, facce stonate e grottesche. Erich von Stroheim mostra senza pietà la decadenza di un'intera classe sociale, l'aristocrazia ormai costretta a scendere ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...