Attore italiano (Genova 1932 - Roma 2017). Affermatosi nel cabaret e in televisione, autore di fortunati racconti umoristici (Fantozzi, 1971; Il secondo tragico libro di Fantozzi, 1974), dopo aver interpretato [...] del protagonista, umile impiegato, servile e impacciato, soggetto a ogni sorta di frustrazioni e a paradossali e grottesche umiliazioni, presto divenuto una sorta di contemporanea maschera popolare. Oltre alla nutrita serie di film dedicati a questo ...
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DOLCE, Pietro
Giovanna Galante Garrone
Nato a Savigliano (Cuneo) intorno al 1506 (Bonino, 1927, p. 81), iniziò la sua carriera artistica verso il 1530 come miniatore di testi religiosi accanto ai saviglianesi [...] nel 1559, anno in cui fu incaricato di reintegrare sulle porte della città le insegne di Emanuele Filiberto. Le sante e grottesche a monocromo dei dipinti del museo di Chambéry sono infatti prossime ai dettagli più fini degli affreschi del D. e ad ...
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Regista cinematografico spagnolo (Valencia 1921 - Madrid 2010). Realizzò il suo primo lungometraggio nel 1951, Esa pareja feliz, scritto e diretto assieme all'amico J. A. Bardem, che collaborò anche alla [...] Tra le altre opere di B., ricche di spunti satirici e di un amaro e corrosivo umorismo, e inclini a soluzioni grottesche e paradossali, ricordiamo: Plácido (1961), El Verdugo (La ballata del boia, 1963), Grandeur nature (Life size, 1974), La escopeta ...
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Attore siciliano (Catania 1872 - Milano 1937); autodidatta e burattinaio con M. Insanguina, passò all'operetta e al varietà finché, dopo una infelice esperienza nel teatro napoletano, entrò a far parte [...] M. Bragaglia e poi a sé (1914), ottenne vivissimo plauso per la sua nativa strabocchevole comicità, non disgiunta da note grottesche e talora drammatiche. Il suo nome resta legato alle più tipiche commedie del teatro in vernacolo siciliano: dall'Aria ...
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Pittore e incisore francese (Digione 1837 - Watford, Londra, 1911), allievo di Lecoq de Boisbaudran, fu attratto ben presto nell'orbita di G. Courbet; nel 1863, rifiutato dal Salon ufficiale insieme con [...] al segno lineare, e prediligendo temi di un'intensa spiritualità (Ex voto, Digione, Musée des beaux-arts), talvolta venati di fantasie funebri o grottesche. Incise anche ritratti, e negli anni tardi tentò la plastica: medaglie-ritratti, placchette. ...
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GRASSALEONI, Girolamo
Susanna Falabella
Di questo pittore ornatista ferrarese non è nota la data di nascita, che dovrebbe però situarsi poco oltre la metà del Cinquecento sulla base delle indicazioni [...] origine rivestiva gran parte della chiesa e ora è per lo più perduta, sussistono solo pochi e mal conservati brani a grottesche sulla parete di facciata e intorno al primo, secondo e terzo altare di destra, che non consentono di formulare valutazioni ...
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BRUNETTI, Gaetano
RR. Harris
Scarse le notizie biografiche di questo pittore ornatista bolognese (cfr. Atti d. Accad. Clementina, Bologna, Accad. Belle Arti, ms., 1751, c. 156), attivo in Inghilterra [...] hall della casa di lord Tankerville in St. James Square a Londra; aveva dipinto scenari per opere e pubblicato incisioni con grottesche. È infatti del 1731 la prima edizione dei Sixty different sorts of ornaments su disegno del B. incisi da J. La ...
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Pittore e architetto (n. Verona 1468 circa - m. 1540), il più importante tra i membri di un'antica famiglia di artisti veronesi. Si recò giovane a Roma ove ebbe contatti con Melozzo, come dimostrano gli [...] il rapporto fra architettura e decorazione dipinta, interpretando con inesauribile inventiva il repertorio antico, specialmente delle grottesche, che sottolineano il tema delle sue architetture. Sono da ricordare: le porte S. Giovanni e Savonarola ...
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GIALLO, Iacopo del, detto Giallo fiorentino
Maria Giovanna Sarti
Poche sono le notizie documentarie su questo pittore, nato probabilmente a Firenze intorno al 1500 da Antonio, pittore locale. Il suo [...] 2, pp. 1-23; I. Belli Barsali, La villa a Lucca dal XV al XIX secolo, Roma 1964, pp. 94, 122; E. Saccomani, Le "grottesche" venete del '500, in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, CXXIX (1970-71), pp. 303-305, 321 s.; L. Puppi, La ...
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Musicista (Ambert, Puy-de-Dôme, 1841 - Parigi 1894). Studiò il pianoforte con E. Wolff. Dopo aver esordito con operette, ascese presto a più alto livello con varie musiche teatrali, vocali-strumentali, [...] a 4 mani (o 2 pianoforti), ecc. La personalità del Ch., pur distinguibile anche nelle pagine di carattere austero (Gwendoline, Briséis), si esprime con maggiore felicità in quelle più liberamente gioiose e grottesche (España, Bourrée, ecc.). ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...