Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] ruotano attorno a un'esile vicenda narrativa, che subito si sfrangia e si spezzetta in una serie di situazioni grottesche.
Entr'acte rimase tuttavia un caso sostanzialmente isolato, non soltanto nell'ambito di un possibile cinema dadaista, ma anche ...
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BONOMINI, Paolo Vincenzo
Angela Ottino Della Chiesa
Figlio di Paolo e Maria Viduali, nacque a Bergamo il 23 genn. 1757 (per l'atto di nascita e la trascrizione errata cfr. Bassi Rathgeb, 1957, p. 10).
II [...] e spirito inconfondibili e personalissimi, egli riesce senza dissonanze a inserire in un severo soffitto a scomparti e grottesche pompeiane delle vedutine alla Guardi, a schizzare figurette alla Magnasco in un finto bassorilievo - a monocromo, a ...
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Goya, Francisco
Eugenia Querci
Interprete del suo tempo e anticipatore della modernità
Uomo colto e artista originale, Francisco Goya ha anticipato con le sue opere e il suo stile molte tendenze dell'arte [...] ' che tanto lo affascinano. Nasce così la serie dei Capricci (1799): scene di brutalità, figure oscene, sgradevoli o grottesche, animali, maschere, formano immagini di fantasia il cui filo conduttore sono i vizi e la meschinità dell'uomo.
In ...
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Albero Wāq Wāq
U. Scerrato
A. favoloso della letteratura araba di 'meraviglie' (ajā'ib), la cui caratteristica secondo la leggenda 'e quella di produrre dei frutti bizzarri di aspetto umano che hanno [...] och en matta; en studie över sentimuridiska groteskemattor fran Herat [Una miniatura e un tappeto; uno studio su tappeti a grottesche tardo timuridi da Herat], Stockholm, Nationalmuseum Arsbok, n.s., 1, 1930-1931, pp. 26-51.
G. Férrand, s.v. Waḳwāḳ ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] la prima volta molti dipinti e stucchi delle vòlte erano ancora ben conservati e servirono infatti di ispirazione alle "grottesche" che rappresentarono una parte così ampia nel repertorio decorativo di R., dal tempo di Raffaello in poi (Giovanni da ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] braccio costruita da Giovanni d'Andrea a Venezia nel 1511 (Vienna, Kunsthistorisches Museum), caratterizzata dalla presenza di volti umani grotteschi sul fronte e sul retro della cavigliera, come pure sul dorso della cassa armonica, e dall'altra la ...
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BUONTALENTI, Bernardo (detto Timante e Bernardo delle Girandole)
Ida Maria Botto
Nacque a Firenze da Francesco il 15 dic. 1531; rimasto orfano nel 1547, venne accolto presso la corte ducale. Nel 1556 [...] 'equilibrio tra la parte decorativa e quella architettonica. Così nella casa di Bianca Capello (1566-74), ricoperta dalle grottesche a chiaroscuro del Poccetti, nel casino di S. Marco (1574), più tardi rimaneggiato dal Silvani, nel palazzo granducale ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] parete di sinistra, ai lati della finestra, i S. Stefano e S. Bernardo di Chiaravalle a piena figura; sulla volta, grottesche su fondo azzurro; negli intradossi dei due archi, Santi, Profeti e Sibille a mezza figura. Il linguaggio del D. rivela qui ...
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FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] , la Crocifissione, da Michelangelo i due angeli stefanofori della Madonna degli ulivi. Molte soluzioni, soprattutto decorative, - grottesche, serti di frutta, cornici - confermano che il pittore si avvalse di ricordi romani, soprattutto di Caprarola ...
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LEONBRUNO (Leombruno), Lorenzo
Leandro Ventura
Figlio adottivo del pittore Giovanni Luca de Liombeni, nacque quasi sicuramente a Mantova entro il mese di giugno del 1477.
Nei documenti s'incontra per [...] al neoplatonismo e dal punto di vista formale mostra gli effetti del breve viaggio romano del Leonbruno. Le grottesche che definiscono il campo centrale della volta, così diverse dagli esempi mantegneschi, denunciano la conoscenza di decorazioni ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...