DURANTE, Annibale
Stephen Paul Fox
Di origine fiamminga, fu attivo a Roma nella prima metà del XVII secolo come pittore, decoratore e doratore. Benché non si conoscano né la data di nascita né quella [...] verso il giardino; nel 1616 e nel 1617 per le dorature nella cappella Paolina e per gli affreschi con fregi e grottesche, recanti gli stemmi Borghese, degli sguinci delle finestre della sala Paolina (oggi detta dei Corazzieri), che il D. esegui sotto ...
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BERGANTINI
Giuseppe Liverani
Famiglia di vasai attivi a Faenza; nella documentazione notarile il nome subisce diverse varianti. I rami più importanti della famiglia sono due.
Membri autorevoli del primo [...] di Lapiti e Centauri e stemma Guicciardini-Salviati al British Museum di Londra; il piatto del 1527 col Giudizio di Paride e grottesche al Victoria and Albert Museurn di Londra; la targa del 1529 con la Flagellazione di Cristo nel Museo d'arte e di ...
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SCALETTI, Luca
Stefano L'Occaso
– Nacque a Faenza, da Sebastiano (non si conosce, invece, il nome della madre), anch’egli pittore (su cui v. A. Tambini, Pittori faentini della prima metà del Cinquecento, [...] ed enuclearne lo stile (Carpi, 1918-1920 [1921]; Hartt, 1958, pp. 96, 150 nota 55, 152). Nel camerino delle grottesche e nelle ampie figurazioni della loggia di Davide, Scaletti dipinse graziose figurine o grandi figure caratterizzate da un uso sordo ...
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Ferreri, Marco
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico, nato a Milano l'11 maggio 1928 e morto a Parigi il 9 maggio 1997. Il suo approccio al cinema avvenne nel segno del grottesco e dell'humour [...] ), al quale seppe conferire "la smorfia tragica di una fantasia buñueliana" (Grande 1974, p. 20) nel raccontare la vicenda grottesca di un giovane che sposa la vecchia proprietaria della pensione in cui abita, attendendone la morte per ereditare l ...
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BAGLIONE (Baglioni), Cesare
Silla Zamboni
Nacque a Cremona verso la metà del sec. XVI, da Giovanni Pietro, oscuro pittore: questi più tardi si trasferì con la famiglia a Bologna, dove nel 1578 è ricordato [...] e C. A. Quintavalle, Arte in Emilia (catal. della mostra), Parma 1960, pp. 101-103; A. Ghidiglia Quintavalle, C. B. e le grottesche emiliane del 500, in Arch. stor. per le prov. parmensi, XII (1960), pp. 101-107; Id. Gli affreschi del B. nelle volte ...
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Wat, Aleksander
Marcello Piacentini
Wat (propr. Chwat), Aleksander
Poeta e prosatore polacco, nato a Varsavia il 1° maggio 1900, morto suicida ad Antony (Parigi) il 29 luglio 1967. Fu il fondatore (1919-20), [...] automatica', anticipando gli esperimenti e i modi del surrealismo, il poema rappresenta una delle più originali distorsioni grottesche dei miti della tradizione e della cultura. Nel 1927 pubblicò la raccolta di racconti Bezrobotny Lucyfer (trad ...
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Poeta cèco, nato a Slavĕtín (Louny) il 26 febbraio 1898, morto suicida a Praga il 12 novembre 1951.
Condividendo le aspirazioni dell'avanguardia che debuttò intorno al 1920, B. aderì in principio alla [...] Borneo, Sumatra. Questi volumi alternano sequele di giochi verbali, di omofonie, di anagrammi, di trucchi acustici a cineserie grottesche e scenarî esotici rivissuti nel gusto dei romanzi d'avventure e del "western". Con le raccolte Nový Ikaros ("Il ...
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TEDALDI-FORES, Carlo
Egidio Bellorini
Poeta, nato a Cremona l'8 ottobre 1793. Si laureò in leggi a Bologna, ma visse quasi sempre nella città nativa, e morì a Milano il 30 dicembre 1829.
I primi versi [...] terzine (Milano 1818), la tragedia Canace (Cremona 1820) e i suoi quattro Romanzi poetici (ivi 1820), pieni di grottesche e funebri fantasie. Ma, negli anni seguenti, la sua poesia divenne sempre più composta, come appare dalle Meditazioni poetiche ...
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BIZZELLI, Giovanni
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Francesco, nacque probabilmente intorno al 1550 (o poco dopo), dato che nel 1569-70 è immatricolato alla Accademia del disegno di Firenze (Colnaghi). [...] annessa alla chiesa di S. Giovanni decollato).
Di nuovo a Firenze, collaborò con l'Allori dapprima alla decorazione a grottesche di palazzo Salviati, poi (1581-82) a quella dei soffitti della galleria degli Uffizi, insieme a Lodovico Buti, Giovanni ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] rinacque nelle scene improvvisate dai cantambanchi e nelle feste carnevalesche. Erano usate da comici e da zanni, all’inizio grottesche poi meno mostruose, come quelle che annullavano la riconoscibilità degli attori.
In Giappone le m. sono usate dai ...
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grottesca
grottésca s. f. (ant. anche grottésco s. m.) [der. di grotta]. – Nome (usato per lo più al plur.) con cui è stato designato un particolare tipo di decorazione parietale in voga alla fine del sec. 15° e durante tutto il sec. 16°,...
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi in genere a tutto ciò che, per essere...