DE ROBERTIS, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 16 ott. 1902 da Nicola e Carolina Tardio. Entrato nel 1917 all'Accademia navale di Livorno, il D. iniziò [...] altri, in Sequenze, I (1949), 4, pp. 34 s.; F. Venturini. Origini del neoralismo, in Bianco e nero, XI (1950), 2, pp. 41-45; M. Gromo, Film visti, Roma 1957, pp. 217 ss.; F. Savio, Ma l'amore no, Milano 1975, pp. 11 s., 208 s., 380 ss; G. P. Brunetta ...
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– Conservazione e restauro del film. Il restauro del film. Bibliografia. Filologia del cinema e rassegne dedicate. Il cinema ritrovato. Le giornate del cinema muto.
Conservazione e restauro del film di [...] collocazione sia per il Museo, presso la Mole Antonelliana, sia per la sua Biblioteca, intestata al critico Mario Gromo, anche la Cineteca di Milano si è recentemente ristrutturata andando a occupare i vasti ambienti dell’ex Manifattura Tabacchi ...
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BIANDRATA (Biandrate, Biandrà; in latino Blandrata), Giovanni Giorgio
Antonio Rotondò
Nacque a Saluzzo nel 1516, terzogenito di Bernardino, castellano di San Fronte. Compiuti i primi studi a Saluzzo, [...] . Tracce del peso considerevole che i suoi consigli avevano sulla politica della corte transilvana sono nelle relazioni di Giovanni Andrea Gromo al Senato veneziano (Archivio di Stato di Venezia,Pandette, vol. 3, ff. 1r-4v, 15v). Alla provata abilità ...
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MAGNANI, Anna
Giorgio Pangaro
Nacque a Roma, il 7 marzo 1908, da Marina Magnani, sarta, originaria di Fano, e da padre ignoto.
Secondo la versione più accreditata sembra che la M. non abbia mai conosciuto [...] , una fra le sue migliori: quella della madre in Bellissima di L. Visconti.
Il film scatenò un coro di lodi, da M. Gromo a C. Alvaro, da A. Moravia a L. Sechi; la Maddalena Cecconi di Bellissima - personaggio costruito da C. Zavattini a misura della ...
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SCHMITZ, Aron Hector (Italo Svevo). – Nacque a Trieste, in via dell’Acquedotto (ora viale XX Settembre 16)
Simona Costa
, il 19 dicembre 1861 da un’agiata famiglia ebraica, quinto degli otto figli, sopravvissuti [...] racconti, mediatori Leo Ferrero e soprattutto Montale, e dopo un’ulteriore proposta editoriale dei torinesi fratelli Ribet, tramite Mario Gromo, lo scrittore, pochi giorni prima della morte, in un incontro a Bormio il 6 settembre 1928, concluse con l ...
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CIFRONDI (Ciffxondi, Zifrondi, Sifrondi, Scifrondi), Antonio
Paolo Dal Poggetto
Nacque a Clusone (Bergamo) l'11 giugno 1656 da Carlo, muratore (figlio a sua volta di Ventura), e da Elisabetta. Lo si [...] Almenno San Salvatore, Antegnate, Aviatico, Bagnatica, Bossico, Brumano, Casnigo, Cerete Alto, Clusone, Dezzo di Scalve, Gavarno, Gromo, Laxolo, Lovere, Miragolo San Marco, Nembro, Nese, Nona, Premolo, Ranzanico, San Pellegrino Terme, Riva di Solto ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] La Stampa, 7 ott. 1956; N. Sapegno, La critica letteraria, in Leonardo, IV (1928), pp. 69-73, 100 ss.; M. Gromo, Letteratura contemporanea, Torino 1929, ad Indicem;C. Pellizzi, Le lettere italiane del nostro secolo, Milano 1929, p. 28; E. Emanuelli ...
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groma
gròma s. f. [dal lat. groma]. – Strumento agrimensorio, costituito da due bracci uguali incrociantisi perpendicolarmente tra loro, imperniati con un rostro su un’asta infissa nel terreno e portanti alle estremità quattro fili a piombo;...
gromatico
gromàtico agg. e s. m. [dal lat. gromatĭcus, der. di groma (v. la voce prec.)] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Che si riferisce alla groma, o in genere alla misurazione dei campi. 2. s. m. Presso gli antichi Romani, agrimensore,...