Scrittore tedesco (Wies baden 1875 - Lippoldsberg an der Weser 1959); raggiunse anche in Italia una certa notorietà fra le due guerre mondiali come esponente letterario di un colorito "realismo imperialistico" volto a creare il mito di un'Africa affascinante nel suo primitivismo e insieme a esaltare il diritto della Germania a ricostituirsi un impero coloniale (Der Gang durch den Sand, 1916; Volk ohne ...
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Storico dell'arte (Kassel 1828 - Berlino 1901), figlio di Wilhelm Karl, prof. all'univ. di Berlino. Cultore di una critica concentrata sulla grande personalità nelle sue implicazioni psicologiche, noto soprattutto per le biografie di Michelangelo, Raffaello e Goethe e per i numerosi volumi di Essays (1859, 1865, 1871, 1879, 1890) in cui sviluppa, in forme spesso brillanti, un tipo di discorso critico ...
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Esegeta cattolico (Frisinga 1827 - Würzburg 1896); sacerdote e professore a Ratisbona di esegesi biblica (1856), dell'Antico Testamento (1864), quindi del Nuovo Testamento (1874); noto per il voluminoso Leben Jesu (7 voll., 1876-99), completato in parte (specie con i voll. IV-VI, postumi, della 2a ed.) da G. Zahn ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau 1786 - Berlino 1859). Fratello minore di Jacob e suo stretto collaboratore, non ne ebbe, anche per la cagionevole salute, le medesime capacità di organizzatore, tuttavia [...] particolare menzione la famosa raccolta di fiabe popolari tedesche, Kinder- und Hausmärchen (3 voll., 1812-22), la cui redazione fu dovuta in parte preponderante a lui: tradotte in tutte le lingue, esse procurarono ai fratelli Grimm larga popolarità. ...
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Teresa Buongiorno
Grimm, Jacob e Wilhelm
I fratelli che fissarono sui libri le antiche fiabe della tradizione orale
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm, entrambi nati nella seconda metà del Settecento, sono [...] completa in Italia è del 1951: l'editore Einaudi la pubblicò con il titolo Le fiabe del focolare.
La raccolta di fiabe dei Grimm è il libro più letto nel mondo dopo la Bibbia, e ne esistono infinite riduzioni e adattamenti. Grande fortuna ha avuto al ...
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Filologo e scrittore tedesco (Hanau, Assia, 1785 - Berlino 1863), fondatore della germanistica. Studiò diritto all'università di Marburg, apprendendo ben presto, anche a seguito dell'ammaestramento impartitogli da Wachler e da Savigny, a collegare le discipline giuridiche con quelle storiche. A Parigi nel 1804, tornò in Germania l'anno successivo, e ottenne il posto di bibliotecario reale a Kassel. ...
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Scrittore tedesco (Ratisbona 1723 - Gotha 1807), totalmente attratto nell'orbita dell'enciclopedismo francese. Stabilitosi (1748) a Parigi, entrò in contatto con J.-J. Rousseau, D. Diderot e Madame d'Épinay. Assuntosi il ruolo di informatore letterario delle corti nordiche e germaniche, conseguì a tale titolo fama europea. Il bollettino culturale che pubblicò per 36 anni a partire dal 1753 (in un secondo ...
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Esegeta e filologo (Jena 1807 - ivi 1891); luterano, professore (1844) di Nuovo Testamento a Jena. Di tendenze conservatrici, polemizzò con D. F. Strauss e con Br. Bauer. È soprattutto noto per il Lexicon graeco-latinum, in libros Novi Testamenti (1867; 4a ed., post., 1903), rifacimento integrale della Clavis di C. G. Wilkes ...
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Filologo tedesco (Sprottau 1832 - Heidelberg 1888). Scolaro di W. Grimm, fu poi prof. a Rostock e a Heidelberg. Condusse geniali ricerche anzitutto sul Nibelungenlied e sulla letteratura provenzale. ...
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Letterato serbo (Sarajevo 1791 - Belgrado 1847). In Germania conobbe J. Grimm, L. Uhland e Goethe e contribuì molto a far conoscere ai Tedeschi canti popolari serbocroati. Ma il suo merito principale è [...] di aver esercitato un forte influsso sul suo allievo, il poeta e principe montenegrino P. Petrović-Njegoš. Tra le sue opere: il poema Serbijanka ("Serbiade", 1826) e il dramma Miloš Obilić (1837) ...
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nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...
fiaba
s. f. [lat. *flaba, da fabŭla (v. favola)]. – 1. Racconto fantastico, di solito in prosa e ad ampio sviluppo narrativo, in cui si possono riconoscere tracce di antiche credenze in esseri magici e di antichissime usanze; a differenza...