PAOLO IV, papa
Alberto Aubert
PAOLO IV, papa. – Gian Piero Carafa nacque il 28 giugno 1476 a Capriglia (Avellino) da Giovanni Antonio, barone di Sant’Angelo della Scala, e da Vittoria Camponeschi.
Una [...] du cardinal Trivultio (1557-1561), a cura di J. Lestocquoy, Rome 1977, ad ind.; M. Caravale, Lo Stato pontificio da Martino V a GregorioXIII, in Id. - A. Caracciolo, Lo Stato pontificio da Martino V a Pio IX, Torino 1978, pp. 282-298; R. De Maio ...
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INNOCENZO IX, papa
Giovanni Pizzorusso
Giovanni Antonio Facchinetti nacque a Bologna il 20 luglio 1519 da una famiglia di origine ossolana, i Nocetti o della Noce. Il padre, Antonio, proveniva da Cravegna [...] 14 dic. 1576 fu nominato patriarca di Gerusalemme e riprese la sua attività curiale presso l'Inquisizione e la Consulta. GregorioXIII, dopo l'incidente veneziano, tornò a riporre molta fiducia in lui e gli affidò incarichi nella Segnatura. Il 12 dic ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] però esercitare l'ufficio, e ne fu privato. Dopo la morte del papa, dedicò l'Epitome, ormai compiuta e ricopiata, al successore GregorioXIII.
Di lì a poco, ormai aggravatosi, il G. morì a Roma il 27 dic. 1573.
Opere: Opere politiche e letterarie, a ...
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SIGONIO, Carlo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Modena tra il 1520 e il 1523; il padre era il mercante di panni Nicolò Maria Sigone, la madre Ursolina Favalotti. Ebbe due fratelli (non ha riscontro la notizia [...] partic. pp. 291, 293); P. Prodi, Il cardinale Gabriele Paleotti (1522-1597), II, Roma 1959-1967, pp. 245-262; P. Pirri, GregorioXIII e l’eredità della biblioteca di C. S., in Studi di storia dell’arte, bibliologia ed erudizione in onore di Alfredo ...
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URBANO VII, papa
Gino Benzoni
URBANO VII, papa. – Giambattista Castagna nacque il 4 agosto 1521 a Roma, dal nobile genovese Cosimo e da sua moglie, la nobildonna romana Costanza, figlia di Giulio Ricci [...] E non cacciatore di prebende, non avido di denaro. Sicché non pretese alcun reservatum, alcuna pensione. E a lui affidata da GregorioXIII con breve del 15 giugno 1573, la nunziatura di Venezia, dove arrivò il 4 luglio.
Suo compito trasmettere a Roma ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] che era fra Paolo Sarpi (257).
Il punto di vista di Paolo Paruta, che negoziava la questione a Roma col papa GregorioXIII, era ben diverso: su Ceneda non bisognava trattare in base a rigide concezioni di sovranità, ma con duttilità, da "principe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Magdeburgenses centuriatores defensio in quinque libros digesta, edita a Firenze nel 1572; quella, su commissione di papa GregorioXIII, di Carlo Sigonio, Historiae ecclesiasticae libri XIV, che giunge al 311; e soprattutto con quella monumentale di ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] ), che è sì un prodotto dei torchi veneziani, ma che è anche realizzato, come recita il frontespizio, "duce et auspice GregorioXIII" e perciò situabile in un orizzonte extralagunare.
Dal personale di cancelleria - lo si è già notato - il governo ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] , veduto e letto da tutta Europa", che "sopra la dottrina di quello è fondata la corretione dell'anno fatta da papa GregorioXiii", e che per il passato esso non era stato "censurato né dal Concilio di Trento né in Roma", non poteva dare parere ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] primo monastero maschile dell'Ordine. Nel 1572 Pio V approvò l'Ordine degli Ospedalieri di S. Giovanni di Dio. Nel 1575 GregorioXIII riconobbe col nome di oratorio il gruppo di sacerdoti che si erano riuniti a Roma intorno a s. Filippo Neri in una ...
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gregoriano1
gregoriano1 agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Gregorio, per lo più con riferimento a pontefici. In partic.: 1. Canto g. (anche s. m., il g.), canto monodico (costituito cioè da una sola linea melodica), corale e...
gregorio
gregòrio s. m. – Moneta d’argento, del valore di 1 paolo, coniata nella zecca di Bologna nel 1574 per ordine del papa Gregorio XIII, con il busto del papa e la figura di s. Petronio.