Ideale, vagheggiato in tutto il Medioevo, di restaurazione dell’antica potenza imperiale romana, elevata dalla missione ancor più universalistica del cristianesimo, che in Roma aveva il suo centro. Sostenuto [...] dopo le affermazioni di supremazia dello spirituale sul temporale fatte da Gregorio VII, a opera di uno solo degli elementi che sino potere della Chiesa di Roma (Innocenzo III, Bonifacio VIII), affrettò la vanificazione dell’idea di renovatio, ...
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Termine usato fin dal Medioevo per indicare varie forme di contribuzione (g. grossa o maggiore, con riferimento a quelle più importanti, e, in contrapposto, g. minuta, piccola o gabelletta). Col tempo [...] ; fu emessa anche la mezza g. da 13 quattrini. Il gabellone, del valore di 26 bolognini, fu coniato durante i pontificati di Sisto V, Gregorio XIV e Urbano VIII; furono emessi anche la frazione da mezzo gabellone e il multiplo da 3 gabelloni. ...
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Nobile e collezionista (Rimini 1574 - Roma 1657). Fu Cavaliere dell’Ordine di S. Stefano di Toscana, Cameriere segreto dei papi Leone XI, Gregorio XV e Urbano VIII, Senatore di Roma. Grande collezionista [...] di antichità, godé dell’appoggio di papa Innocenzo X, collocò un imponente sarcofago paleocristiano nell’atrio del Pantheon, con un’epigrafe rivolta contro l’ignoranza iconoclasta dei protestanti. Nel ...
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Ecclesiastico (Roma 1750 - Pesaro 1834), nipote di Giovan Francesco. Inviato nel 1794 a Vienna per portare la fascia benedetta al battesimo dell'arciduca Ferdinando e incaricato, quindi, di ottenere dall'Austria [...] del 1823 e del 1829, dimostrando però poi, come segretario di Stato di Pio VIII (1829-30), indipendenza e moderazione. Ma, nominato da Gregorio XVI commissario straordinario nelle Legazioni (dic. 1831) per reprimere i moti rivoluzionarî scoppiati a ...
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Famiglia nobile originaria di Gubbio. Trapiantatasi in Romagna verso il 1200, vi possedette notevoli signorie. Tommaso nel 1458 fu senatore di Roma. Nel 1625 Gregorio ottenne per sé e per i suoi figli [...] d'Albano. Orazio (n. 1613) ereditò dalla moglie Maria Veralli il feudo di Castel Viscardo presso Orvieto, sul quale Urbano VIII concesse (1655) il titolo di marchese, mutato in quello di principe da Pio VI (1777) a favore del marchese Giuseppe ...
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Uomo politico (Bellpuig d'Urgell 1550 - Valladolid 1606); membro del Consiglio di stato spagnolo, fu ambasciatore a Roma nell'ultimo ventennio del sec. 16º e fino al nov. 1603. In tale qualità ebbe violente [...] dispute con Sisto V; si ingerì largamente nei conclavi di Urbano VII, Gregorio XIV, Innocenzo IX e Clemente VIII; si oppose vanamente al riconoscimento papale di Enrico IV di Francia, ed ebbe gran parte nelle dispute giurisdizionali della Spagna con ...
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Titolo ufficialmente dato da papa Bonifacio VIII (1298) alla sua raccolta di decretali, concepita come complemento ai 5 libri delle Decretali di Gregorio IX (1234).
Il nome di Liber septimus fu dato ad [...] dei compilatori dovevano integrare i 6 libri precedenti: le Clementine, promulgate da Clemente V (1314); il Liber septimus Decretalium (1590), raccolto per opera di P. Matthieu; le Sanctissimi Domini Nostri Papae Clementis VIII Decretales (1598). ...
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Scrittore, teologo e diplomatico bizantino (m. Costantinopoli 1328); difese l'unione fra la Chiesa bizantina e Roma stabilita dal secondo Concilio di Lione (1274). Ambasciatore di Michele VIII Paleologo [...] presso i papi Gregorio X e Innocenzo V nel 1275-76, scrisse sulla processione dello Spirito Santo e altre opere polemiche; morì in carcere per la sua fedeltà alla causa dell'unione tra le Chiese. ...
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Generale pontificio (Milano 1559 - Bellagio 1637), figlio di Paolo; creato dallo zio, papa Gregorio XIV, duca di Montemarciano; comandò le truppe pontificie inviate in Francia in aiuto della Lega cattolica [...] durante i pontificati dello zio, di Innocenzo IX e di Clemente VIII. ...
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Figlio (sec. 9º) del duca Gregorio III, cui succedette (870); lottò contro il fratello Atanasio II, vescovo di Napoli, che, sobillato da papa Giovanni VIII, fece prigioniero S. (877) e, dopo averlo accecato, [...] lo mandò a Roma ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
dozzeno
dożżèno (o dożżino) s. m. [dal fr. douzain, der. di douze «dodici»]. – In numismatica, soldo del valore di 12 denari, coniato a Torino da Francesco I re di Francia, ad Avignone dai pontefici Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII...