Costantino e il potere papale post-gregoriano
Ju¨rgen Miethke
Poco prima della morte (intorno al 1150) Bernardo di Chiaravalle dedicava lo speculum papale De consideratione a papa Eugenio III, nel quale [...] una simile ‘donazione’, non solo per motivi giuridici, ma soprattutto per motivi morali. I papi, che a partire da GregorioMagno si fregiavano nelle loro missive del titolo di servus servorum Dei, vengono ammoniti a evitare di trasformare una tale ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] è detto che in tempi recenti non vi sono stati ‘buoni’ papi (come Eugenio): tra gli esempi positivi è ricordato GregorioMagno (quindi ben dopo Costantino)13. In un passo relativo a un’azione riformatrice nella stessa curia da parte del papa mediante ...
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Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] metropoli; l’ultimo vescovo conosciuto vive al tempo di GregorioMagno), Naissus (oggi Niš, Serbia), Remesiana (oggi Bela , l’evangelizzazione dell’Iberia sarebbe legata al nipote di Gregorio l’Illuminatore.
La città di Mtskheta diventa il centro ...
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CRISTO
P. Skubiszewski
Per la narrazione della nascita, della vita e morte, dei miracoli e della parola di C., cardine della fede cristiana, i testi-base sono costituiti dai quattro vangeli, libri destinati [...] nelle immagini un mezzo per istruire gli illetterati (Paolino di Nola, Carm., XXVII, PL, LXI, coll. 648-663; GregorioMagno, Ep., XI, 13, PL, LXXVII, col. 1128); al centro di questo vasto progetto pedagogico, non potevano mancare le rappresentazioni ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Ch. Pietri, Roma Christiana, cit., I, pp. 51-52; C. Carletti, L’epigrafia di apparato negli edifici di culto da Costantino a GregorioMagno, in La comunità cristiana di Roma: la sua vita e la sua cultura dalle origini al Medio Evo, a cura di L. Pani ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] che il primo libro prodotto in una tipografia calabrese9.
Più complesso fu il problema dei rapporti con Costantinopoli.
Dopo GregorioMagno, i papi suoi successori si erano tenuti su una linea filobizantina, e non per nulla dall’Italia bizantina ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] ancora nella Roma del tempo di papa GregorioMagno, che accoglie con la cerimonia dell’ bizantina, Spoleto 2008, in partic. 179-198 (Il mito di Costantino in Niceforo Gregora); Nicephori Gregorae, Vita Constantini, ed. P.A.M. Leone, Catania 1994, ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] in questa carica Pelagio, che com'è noto l'ha ricoperta negli anni seguenti. Una testimonianza più tarda, quella di GregorioMagno, afferma solo che V. si era stabilito ("constitutus") a Costantinopoli. Non figura comunque tra i chierici romani che ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] dal Signore. Ma i vescovi di Roma non avevano mutato l’atteggiamento di diffidenza nei loro confronti, che aveva indotto GregorioMagno a sostenere di essere terrorizzato dall’idea di diventare vescovo non dei romani bensì dei longobardi, e si erano ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] il vescovo, già pontifex nel Teodosiano106?, e ora pontifex consacratus107?: doveva passare ancora un secolo perché GregorioMagno fosse individuato quale pontifex maximus. Cambia gradualmente il calendario – ovvero la gestione del tempo108 –, cambia ...
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schola cantorum
〈skòla ...〉 locuz. lat. (propr. «luogo di riunione dei cantori»), usata in ital. come s. f. – Nelle antiche basiliche cristiane, lo spazio (in ital. coro) antistante all’altare, riservato ai cantori e delimitato da un recinto...
patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...