Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] di carattere popolare, in confronto ai salmi e agli altri canti presi dalla Bibbia.
Fra il sec. VI e il VII, S. GregorioMagno faceva (o faceva fare da altri) tutt'un'opera di organizzazione, di riforma, di ritocco della liturgia e pertanto anche del ...
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Il nome (spagn. Cataluña, catal. Catalunya), comincia a comparire in documenti della fine del sec. XII (basso lat. Catalonia, Catalaunia). L'etimologia tradizionale, secondo cui il nome deriverebbe da [...] -99) inserisce larghe citazioni del Corbaccio e del De claris mulieribus del Boccaccio accanto a brani di Cicerone e di GregorioMagno. Su fonti classiche e su fonti medievali messe allo stesso livello Pax di Maiorca compila la sua Doctrina moral. Si ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] al sec. V, e i rimanenti sarebbero stati introdotti, forse da Stefano di Siunikh, nel sec. VIII, cioè quando S. GregorioMagno diede disposizioni generali per il canto religioso latino.
Anche gli otto modi della chiesa armena si dividono in due ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] , ai Bizantini. Ma l'attività marinara non è spenta, si svolge anzi autonoma rispetto a Longobardi e a Bizantini. GregorioMagno (Epist., II, 35) ricorda nel 603 "dromoni" pronti a uscire dal porto secondo la libera volontà dei Pisani, probabilmente ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] sono particolarmente ricordati gli Ebrei, all'attività dei quali in questo campo accennano, a due secoli di distanza, GregorioMagno e gl'imperatori carolingi, i quali confermano loro la licenza di acquistare mancipia peregrina e di venderli entro l ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] ecc., Roma 1923, p. 437). Essa deve probabilmente essere messa in relazione con la riforma del canto liturgico operata da GregorioMagno (590-604).
Entrando ora nel presbiterio, notiamo in primo luogo l'altare che ha, nella maggior parte dei casi, la ...
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. Oriente. - Nelle antiche monarchie orientali la corrispondenza epistolare ha carattere soprattutto ufficiale: lettere di sovrani fra loro, istruzioni a generali e governatori, e rapporti di questi al [...] a parte meritano, per il loro contenuto, le numerose lettere di papi da Ilario a Ormisda, a Pelagio II, a GregorioMagno: le più che ottocento lettere di quest'ultimo (morto nel 604) sono uno specchio fedele della "saggezza, giustizia, dolcezza e ...
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Oriente. - La condizione della donna nell'Oriente ha variato secondo i tempi e i luoghi, ma in generale si può dire che le più antiche civiltà orientali, dotate di una salda organizzazione giuridica, assegnarono [...] i barbari Amalasunta). Né le due correnti pacificatrici, conventuale e laica, restano reciprocamente estranee. Il Regulae Pastoris Liber di GregorioMagno riassume la dottrina cristiana del tempo, e in essa si delinea un tipo di donna, laica e madre ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] . E la serie non si arresta nel periodo barbarico: oltre alle erogazioni giornaliere di alcuni papi, come S. GregorioMagno, Zaccaria e altri, testimoniate da documenti sincroni e dal Liber pontificalis, S. Romano fonda un ricovero per lebbrosi ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] chiaro.
Nel Medioevo altri scrittori riferiscono che i cantori romani, allievi di S. GregorioMagno (papa dal 590 al 604), eseguivano già il canto gregoriano a più voci; pratica di cui si ha notizia precisa soltanto nella Musica Enchiriadis ...
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schola cantorum
〈skòla ...〉 locuz. lat. (propr. «luogo di riunione dei cantori»), usata in ital. come s. f. – Nelle antiche basiliche cristiane, lo spazio (in ital. coro) antistante all’altare, riservato ai cantori e delimitato da un recinto...
patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...