VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] chiamati i monaci benedettini, che vi rimasero almeno fino alla prima metà del sec. 13°, quando si trasferirono in S. Gregorio di e significativa. Massenzio, patriarca di Aquileia legato a Carlo Magno e alla sua corte, nel sinodo di Mantova dell'827 ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] . 340-357), morte di s. Scolastica e dell'abate Speranza riportate da GregorioMagno (Dial., II, 34; IV, 10; PL, LXVI, col. 196; parte dei casi, l'a. ha le sembianze di un bimbo: i suoi lineamenti fisici sono poco marcati e il più possibile neutri (il ...
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BIBBIA
H.L. Kessler
L'illustrazione delle Sacre Scritture nacque come risposta alla cultura greco-romana e si sviluppò nel corso del Medioevo fino a divenire un elemento centrale dell'arte cristiana.
Origini
Pressoché [...] state usate alla metà del sec. 3° per l'opera di proselitismo, mentre GregorioMagno assicurava che le immagini erano strumento sommamente utile per diffondere tra i pagani il messaggio scritturale (Ep., XIII; PL, LXXVII, coll. 1128-1130); ancora nel ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] , notevolissime le due miniature che adornano l'interno del dittico di Boezio con la Risurrezione di Lazzaro e i busti di S. GregorioMagno, S. Girolamo e S. Agostino, della fine del sec. 7°, fortemente influenzate dalla monumentalità e vivacità dell ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] , al cui servizio si trovava a quei tempi e al quale i Perugini l'avevano richiesto, non sembra aver aderito per allora all' La cappella ritrovata, in La restaurata cappella di S. GregorioMagno al Collegio della Sapienza Vecchia, Perugia 1991, pp. 3 ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] lunetta e il timpano del portale, la volta e i muri nord e sud del vestibolo. Solo gli V, nel 1369, una seconda volta con Gregorio XI, che lasciò A. il 23 agosto 1376 due santi vescovi avignonesi, Agricola e Magno. È questa una delle rare tavole ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] Giovanni per la regina Teodolinda all'epoca di GregorioMagno), il fenomeno delle traslazioni delle reliquie iniziò in nel cortile porticato a E della basilica, mentre un c. forse per i laici va localizzato a S, a ridosso del muro di cinta dell' ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] 1974; I. Moretti, R. Stopani, Architettura romanica religiosa nel contado fiorentino, Firenze 1974; M.C. Magni, Note su dal tardo Duecento ai primi del Quattrocento, a cura di M. Gregori, Bergamo 1995; Scultura lignea. Lucca 1200-1400, cat. (Lucca ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] con l'uso occidentale asserito in un testo del papa GregorioMagno (m. nel 604): "Quia Romanis consuetudo non est Trésor de l'Abbaye) è fortunatamente conservata. Nel Liber miraculorum sanctae Fidis (I, 28; ed. a cura di A. Bouillet, Paris 1897, pp. ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] , a N gli alloggi dell'abate e degli ospiti, a S i locali adibiti a magazzini e ai lavori agricoli, a E il cimitero e di Worcester (dal sec. 12° al 14°).
Bibl.:
Fonti. - GregorioMagno, Dialoghi, II, in PL, LXVI, coll. 125-216; Chronicon Sublacense ( ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello della virtù, di cui costituisce la negazione....
caffe sospeso
caffè sospeso loc. s.le m. Usanza di origine partenopea che consiste nel lasciar pagata al bar una consumazione di caffè per chi ne avesse bisogno. ♦ Ad un napoletano 'doc' che risponde al nome di Luciano De Crescenzo abbiamo...