COSMA da Matera
Maria De Marco
La scarsezza e la precarietà della documentazione a noi nota relativa a questo agiografo e traduttore dal greco, originario della regione di Matera e attivo intorno alla [...] , r. 11-93A, r. 12); e la passio di considerevole ampiezza (ff. 93A, r. 12-106A, r. 21). La scomparsa dei testi greci che C. ha utilizzato non permette d'avanzare ipotesi sui loro rapporti con la traduzione, che si presenta abbastanza fluida e chiara ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] )
La riflessione successiva ha permesso di elaborare un complesso schema dell’anadiplosi, recuperando la tradizione antica, greca e latina. Si è così distinta l’anadiplosi apposizionale, che si realizza attraverso apposizioni, clausole o subordinate ...
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PAGE, Denys Lionel
Domenico Musti
Filologo classico, nato a Reading nel 1908, morto il 6 giugno 1978; fu regius professor di greco all'università di Cambridge dal 1950 al 1973. Editore e interprete [...] di numerosi testi greci (soprattutto lirici, tragici, epigrammatici), si valse anche di una notevole competenza papirologica. Ha degli aspetti politici, oltre che culturali, della storia greca (dal mondo di Omero al periodo ellenistico).
Tra ...
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Elemento conclusivo della parola fonica, con funzione morfologica o morfosintattica. Fanno ricco uso di desinenze le lingue ‘sintetiche’, come il latino, il greco, il sanscrito, il tedesco, alcune lingue [...] semitiche ecc. È invece ridotto l’uso delle d., soprattutto nominali, nelle lingue ‘analitiche’. Non esistono d. in lingue isolanti come il cinese ...
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Teologo zwingliano e filologo (Basilea 1693 - Amsterdam 1754). Ebbero fama i suoi studî filologici e la sua edizione critica del Nuovo Testamento greco (2 voll., 1751-52). Venne anche accusato di socinianesimo. [...] I suoi Prolegomena ad Novi Testamenti Graeci editionem (1731) hanno un notevole valore metodico ...
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Filologo classico (Corbeil-sur-Seine 1750 - Parigi 1805). Ricercò e studiò i codici antichi nelle principali biblioteche d'Europa. Fu prof. di greco antico e moderno al Collège de France. Curò l'edizione [...] critica del Lessico omerico di Apollonio (1773) e del romanzo pastorale di Longo Sofista, Dafni e Cloe (1778); pubblicò Anecdota graeca (1781, da un codice parigino e un codice marciano) e (1788) il codice ...
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Bizantinologo italiano (Gaida, Reggio nell'Emilia, 1877 - Roma 1963), fratello di Angelo e di Giovanni. Fu prof. di letteratura bizantina e di greco moderno nel Pontificio istituto orientale (1918-24), [...] di letteratura greca nell'univ. di Catania (1925), di filologia e storia bizantina in quella di Roma (1926-48). Cominciò l'edizione critica delle opere di Efrem Siro, che si arrestò al 1º fascicolo del 1º vol. (1915). Fu collaboratore dell' ...
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TRI-
È un ➔prefissoide derivato dal latino tri- (affine a tres ‘tre’) e usato in parole derivate direttamente dal latino e dal greco o formate modernamente con il significato di ‘che ha tre, di tre, [...] composto di tre’
tricolore (= di tre colori, quasi sempre con riferimento a bandiere nazionali)
tridente (= forcone a tre denti)
trisillabo (= verso formato da tre sillabe)
In chimica, indica la presenza, ...
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Filologo classico (Stoccarda 1865 - ivi 1959), prof. (dal 1919) nell'univ. di Stoccarda. Si occupò soprattutto di filosofia e di storia del pensiero greco. Opere principali: Griechische Religiosität von [...] Homer bis Pindar und Äschylos (3 voll., 1930-34); Vom Mythos zum Logos (1940); Griechische Geistesgeschichte (1944); Griechische Weltanschauung in ihrer Bedeutung für die Gegenwart (1946); Die Krisis des ...
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Y
Lettera estranea all'alfabeto italiano odierno; in quello latino mancava sino al tempo di Cicerone, quando vi fu accodata dandole il 22° posto; nell'alfabeto greco arcaico chiudeva la serie alfabetica, [...] Come le lettere U, V, W, deriva dal wāu fenicio, di cui è una delle varianti grafiche. La sua forma non ha subito quasi mutamenti, tranne che in greco, dove, accanto alla forma Y, si riscontra una forma V, che nei manoscritti fu arrotondata in v.
In ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...