Filosofo e matematico greco (sec. 5º a. C.), uno dei più notevoli rappresentanti dell'antica sofistica. Nei frammenti, nelle testimonianze, e soprattutto nei due dialoghi platonici, Ippia minore e Ippia [...] uso di strumenti diversi dalla riga e dal compasso limitarono l'influenza dell'idea di I. nei successivi sviluppi della matematica greca. Fu anche autore di carmi elegiaci e della prima registrazione, a scopo cronologico, dei vincitori negli agoni di ...
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Filosofo e scienziato greco (610 - 547 a. C.). È il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell'universo una delle tante realtà particolari [...] dell'universo stesso (l'acqua), A. pone come ἀρχή (egli fu il primo ad usare questo termine, poi rimasto tipico, per designare la primitiva sostanza materiale) l'illimitato o infinito (ἄπειρον), da cui ...
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Poeta greco di Gadara fiorito nella prima metà del 1º sec. a. C. Fu anche filosofo, seguì la scuola dei cinici e compose, a imitazione di Menippo, delle satire menippee che raccolse col titolo Le Cariti: [...] di esse ci è giunto solo qualche titolo. Ma fu soprattutto poeta di epigrammi; ne rimangono circa 130 nell'Antologia Palatina, quasi tutti erotici; alcuni, i più licenziosi, di amori efebici (ne aveva ...
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Filosofo e scienziato greco di Eraclea Pontica (sec. 4º a. C.); scolaro di Platone e di Speusippo, scrisse opere etiche, fisiche, grammaticali, retoriche, storiche, letterarie e anche un trattato di musica. [...] Molte di esse erano scritte in forma di dialogo, sul modello di Platone. Ma il nome di E. resta soprattutto legato alle sue geniali idee astronomiche. Nel Περὶ τῶν ἐν οὐρανῷ ("sulle cose [che sono] in ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] nome di media Stoa. Soggiornò per qualche tempo a Roma, e fu in rapporto con Scipione Emiliano, insieme a Polibio (il cui pensiero presenta delle analogie con il pensiero di P., specialmente per quel che ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare. A Ercolano, nella villa dei Pisoni, sono stati rinvenuti papiri contenenti opere sue e di altri epicurei. Con Sirone rappresentò l'epicureismo in Italia; a lui ...
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Storico greco (95 circa - 180 d. C. circa); nato a Nicomedia di Bitinia e cittadino romano, rivestì ragguardevoli cariche politiche al tempo di Adriano, ma dopo l'avvento di Antonino Pio si trasferì in [...] Atene. Fra le sue opere, nelle quali prese a modello Senofonte, principale è "La spedizione di Alessandro" (᾿Ανάβασις ᾿Αλεξάνδρου), in sette libri, che è, tra quelle pervenuteci, la trattazione più attendibile ...
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Filosofo greco (m. 315-14 a. C.), scolaro di Platone; successe (339-38) a Speusippo nello scolarcato dell'Accademia, che tenne fino alla morte. Ci restano delle sue opere solo frammenti. Nel suo pensiero, [...] che è caratterizzato dall'intento di elaborare sistematicamente la più tarda dottrina di Platone, ha precipua parte il matematismo metafisico, come sviluppo della dottrina platonica delle idee-numeri. ...
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Filosofo greco (214-129 a. C.). Scolarco dell'Accademia, fu uno dei maggiori filosofi del suo tempo. Con Critolao e con Diogene di Seleucia partecipò nel 156 all'ambasceria inviata da Atene a Roma. Essendosi [...] limitato all'insegnamento orale, le sue dottrine gli sopravvissero solo attraverso gli appunti dei suoi scolari Clitomaco di Cartagine e Zenone di Alessandria. L'epicureismo e soprattutto lo stoicismo ...
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Filosofo greco (499-428 a. C.); amico e maestro di Pericle, accusato di empietà dovette fuggire da Atene, dove s'era stabilito, e rifugiarsi a Lampsaco. Ci restano alcuni frammenti della sua opera Sulla [...] natura. A. appartiene a quella corrente del pensiero presocratico che ebbe nome di "pluralismo". Pone infatti, come principio della molteplicità infinita delle cose, una molteplicità ugualmente infinita ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...