causa
Stefano De Luca
La ragione per cui si verifica un fenomeno
Ogni forma di conoscenza ‒ che riguardi il mondo naturale o quello umano ‒ nasce da una semplice domanda: perché si verifica o si è verificato [...] cause di Aristotele
Aristotele fu il primo filosofo a identificare la conoscenza scientifica con la conoscenza delle cause. Il filosofo greco precisò altresì che il concetto di causa può essere inteso in vari modi. Anzitutto, la causa di una cosa è ...
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Scrittore, critico d'arte e filosofo (Barcellona 1882 - Villanueva y Geltrú, Barcellona, 1954). Diresse il movimento intellettuale di Catalogna (il cosiddetto "novecentismo"), scrivendo, in catalano, il [...] ya esté tranquilo (1930), Epos de los destinos (1943). Nel campo della critica delle arti figurative, ha scritto: Poussin y el Greco (1922), Tres horas en el Museo del Prado (1923; trad. it. 1948), L'art de Goya (1928), Pablo Picasso (1930), El ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] delle sue parole; tutti i commentatori latini errano perché non hanno capito una parola del testo, e dunque usiamo i greci. Frasi del genere sono presenti non soltanto in Nifo che, almeno a partire da un certo momento della sua carriera accademica ...
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CASTELLANI, Pier Nicola
Carlo Colombero
Vissuto tra il XV e il XVI secolo, non se ne conosce la data di nascita, né quella di morte. Nacque a Faenza, da Benedetto, di antica famiglia cittadina.
Secondo [...] Adversus M. Tullii Ciceronis academicas quaestiones disputatio, Bononiae 1558, il nipote Giulio Castellani lo loda come "uomo egregio nel greco e nel latino, nella medicina e in ogni parte della filosofia". Nel 1497 fece pubblicare a Bologna, con il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] primitivo, o una civilizzazione media, com’è ora quella della Spagna, com’era quella de’ Romani ec. Atene e la Grecia quando furono sommamente civili, non furono mai libere veramente (Zibaldone, p. 315, 10 novembre 1820).
L’esempio della Spagna rende ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] ha trovato via libera perché non ha fatto che divulgare e diffondere il nichilismo proprio della cultura e della filosofia greca postsocratica portandolo alle estreme conseguenze. Così è accaduto che a poco a poco il mondo "vero" sia diventato una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] ’imperatore Costantino; di poco posteriore è il dialogo De professione religiosorum. Oltre a numerose lettere e ad alcune traduzioni dal greco (le Favole di Esopo e parte dell’Iliade), compone nel 1445 i Gesta Ferdinandi regis Aragonum. Ma il periodo ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] G. Argento, frequentando quindi lo stesso ambiente di Pietro Giannone (due componimenti del L., il primo in latino il secondo in greco, sono in Vari componimenti per le nozze del signor Gaetano Argento, Napoli 1714, pp. 94, 104).
A Roma, nonostante l ...
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Storico della filosofia italiano (Senigallia 1877 - Buenos Aires 1976). Prof. nelle univ. di Torino (1910) e di Bologna (1914); a causa delle leggi razziali fasciste, emigrò in Argentina dove insegnò a [...] 1908 e il 1966). In seguito, soppressa (1925) la Biblioteca di studi sociali da lui diretta, si dedicò particolarmente agli studî sul pensiero greco: Il pensiero antico (1928; 2a ed. rifatta e accresc. 1950; rist. 1967); L'infinito nel pensiero dei ...
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Filosofo nativo di Tiro (n. 234 d. C. - m. forse Roma inizio sec. 4º). Scolaro di Plotino, di cui pubblicò le Enneadi e scrisse una biografia, P. cercò nei suoi scritti di attenuare il contrasto tra Platone [...] cede il passo al motivo della pura contemplazione teoretica.
Vita
Il suo nome originario era Malco (cioè «re»); il nome greco era spiegato sia come riferimento alla porpora regia, sia come riferimento alla porpora di cui era ricca la sua patria ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...