Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] maravigliosi di vocaboli e di modi nostrani e stranieri ne’ moderni libri d’Italia! E quanto non crescerebbono questi libri di pregio elementi dei tipi più disparati: elementi formativi greco-latini o alloglotti (➔ elementi formativi), abbreviazioni, ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] quest’ambito di lessico esterno, cioè principalmente arabo e greco-bizantino. Ad esemplificare questi due filoni sono, nel marinareschi sono, tra la fine del medioevo e la prima età moderna, il francese (ad es. accoster «accostare», bonne-voglie « ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] distinse per l’intensa attività di traduttore sia di classici greci sia di autori francesi e inglesi a lui contemporanei. e della ragione» ravvisando in quell’opera «lo spirito moderno, che violava quelle forme consacrate e fossili, logore per ...
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L’accento grafico è il segno diacritico che si pone sopra le vocali per evidenziarne la maggiore intensità fonica e, talvolta, il grado di apertura (➔ vocali). L’italiano ha tre tipi di accento grafico: [...] latino gli accenti grafici (gravi, acuti e circonflessi, presi dal greco) non segnalavano l’intensità della vocale, bensì il timbro grave o prima metà del XX secolo si stabilizza la moderna normalizzazione, nella manualistica e nell’uso.
Tuttavia, ...
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AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] che sul siciliano hanno esercitato il loro influsso, dal greco bizantino e dall'arabo all'antico francese e al breve esame dei problemi pregiudiziali della trascrizione del dialetto moderno e dell'interpretazione della grafia dei testi antichi, ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] termine straniero; a impiegare elisioni o apocopi ormai estranee all’uso moderno (l’altre, d’un ciottolo, tener, han, vengon, de doloroso ecco il nome della pianura padana in una sorta di greco: Néa Keltiké «nuovo territorio dei Celti» (Manzotti 1987; ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] ai, ei, oi > ai, ei, oi) e ha definitivamente marginalizzato alcuni fenomeni di ‘disturbo’ causati dalla pronuncia medievale o greco-moderna (Tesi 1994: 275-301). Tale criterio è responsabile dell’aspetto ‘antilatino’ di numerose parole di origine ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] arricchita in seguito dalle ricerche sul volgare fiorentino moderno e antico.
I numerosi scritti composti prima dell di chi le favella» (ibid.: 251). Come il latino e il greco, anche il volgare (chiamato ora fiorentino ora toscano) aveva raggiunto il ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica [...] esclusivamente maiuscole a lettere separate. Già in codici greco-latini scritti in caratteri capitali e in scriptio continua ).
Fornaciari, Raffaello (1879), Grammatica italiana dell’uso moderno, Firenze, Sansoni.
Antonelli, Giuseppe (2008), Dall’ ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] a Torino nel 1766) e ancora più marcatamente dall’Apicio moderno di Francesco Leonardi, del 1790. A segnare la svolta presente nel meridione d’Italia: potrebbe trattarsi di una base greca nel sud d’Italia ma riadattata a Napoli in bocca germanica ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...