La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] Uno dei fenomeni che proiettano la letteratura del Seicento verso la modernità è lo sviluppo del teatro nelle sue varie forme. Dalla arnioni o rognoni nel linguaggio gastronomico o veterinario. Il greco è più produttivo del latino nel conio di nomi ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] «ornato, abbellito», attestato dal 1667. Anche gli italianismi moderni possono avere vita breve, per es. il fr. . opera > albanese oper, ceco opera, dan. opera, fr. opéra, greco mod. ópera, ingl. opera, oland. opera, pol. opera, romeno operă, ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] , per il quale è frequente il ricorso ai composti greco-latini, tramite la mediazione dell’inglese e del francese, ci sono lingue superiori e perfette, Cesarotti stabilisce il moderno principio della variazione per cui ogni lingua varia a seconda ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] di più indefiniti negativi + l’avverbio non, differenzia l’italiano moderno e antico (Zanuttini 2010) dal latino classico, dove due Plauto (III-II sec. a.C.), anche per influsso greco (Molinelli 1988).
Bernini, Giuliano (1992), Forme concorrenti ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] età imperiale, e allude a una delle cinque varietà greche, coesistente con attico, dorico, ionico, eolico (Coluccia scritto usato nel corso dei secoli è atipico per la sua modernità, cioè per la scarsità di arcaismi e la relativa omogeneità (Vàrvaro ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] paterna (studi di filologia classica, traduzioni di autori greci e latini, ecc.; Timpanaro 19973), si integra ai modelli della tradizione e sapientemente bilanciata tra antico e moderno, è alla base delle poesie e delle prose letterarie maggiori ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] morte, affiancato dall'insegnamento, nella stessa università, di grammatica greca e latina che tenne per molti anni, al quale seguì scientifica e di un impianto critico intellettuale decisamente più moderno di quello manzoniano, su questo terreno. L' ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] , lingua dell’) la tragedia, sia quella composta sul modello greco, come la Sofonisba (1514-1515) di ➔ Gian Giorgio nuovi intendimenti e comportamenti che volgevano verso la modernità.
Tuttavia, il persistente gradimento nei confronti del teatro ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] è la presenza in documenti veneziani del Duecento del sistema binominale moderno: cfr. Folena 1990: 186-187), si forma un nuovo Campania), De Simone, Di Stefano (metà in Sicilia), Gentile, Greco, La Rosa (più di metà in Sicilia), Lombardo, Monaco ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] del toscano parlato o si coniano composti sul modello del greco (auricrinito) o, più tardi, su quello dell’ Uno dei modi più consueti è quello di nobilitare l’onomastica moderna o con perifrasi dotte (Giuseppe Parini: ultimo caffro per africani; ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...