Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] 'altro che ovvi, e questo ha dato origine, in epoca moderna, a diverse interpretazioni.
Come gli altri tipi di liste lessicali, segni alef e š che appaiono identici all'alfa e al sigma greci. Un altro óstrakon da Izbet Sartah, databile all'XI sec., ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] .000 voci e ordinati per numerosità. La lingua straniera più rappresentata non è l’inglese o un’altra lingua moderna, bensì il greco. Questa apparente stranezza si spiega con la grande quantità di termini, soprattutto scientifici, di remota origine ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ., nel IV sec. Servio ipotizza l’uso del grafema greco ‹z› in combinazione con altre lettere per rappresentare l’ minori furono molte. La loro operosità fa capire allo studioso moderno quanto fosse vivace la riflessione ortografica e lo aiuta a ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] e lettere di Milano per redigere un nuovo e più moderno vocabolario) il suo attacco principale; e, insieme col stile alto dell'orazione Pro Milone (Verona 1828, ripubbl. in Opuscoli greci e lat. volgarizzati, a cura di G. Guidetti, Reggio Emilia ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] mai davanti a pausa (l’apocope in fine di verso è un artificio poetico moderno; Serianni 2001: 111):
Io non so ben ridir com’i’ v’entrai,
dovuta a un adeguamento al modello prestigioso del greco bizantino.
Nel vocalismo tonico, sviluppatosi dal tipo ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] Salento (in cui è documentata una ➔ scripta volgare in caratteri greci);
(c) centri in cui le testimonianze in volgare sono precoci
Durante, Marcello (1981), Dal latino all’italiano moderno. Saggio di storia linguistica e culturale, Bologna, ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] (/ku/ e /mu/, insomma, hanno le stesse funzioni che ha in greco nà): nel Salento [uˈlia ku ˈsːatːʃu] «volevo sapere» 897.
Vàrvaro, Alberto (1984), Siciliano antico, siciliano letterario, siciliano moderno, in Quattordio Moreschini 1984, pp. 267-280. ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Andalò del Negro: Quaglio 1967), i maestri di greco Barlaam calabro e Leonzio Pilato, ma soprattutto ➔ , deano, steano, ma nella redazione di BH alcuni esempi della variante moderna fanno la loro comparsa: stieno, diangli; Manni 2003: 273) e ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] quelle regolate e letterarie, come il latino stesso e il greco. Alberti non aveva letto il De vulgari eloquentia, che rimase le scuole normali e tecniche). La Grammatica italiana dell’uso moderno di Raffaello Fornaciari (del 1879, tra le più complete ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] sviluppatosi a partire dalle numerose traduzioni arabe dal greco abbracciò l’intera enciclopedia dei saperi medioevali e di lettere e filosofia dell’Università di Chieti, Istituto di filologia moderna, a cura di A. Andreoli, Genova, Marietti, pp. 55 ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...