Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] Gottlieb Born), nonché la meditazione dei testi cristiani antichi e moderni, da Agostino a Félicité-Robert de Lamennais, lo avevano condotto contraddizione, quella della «metessi» (dal greco méthexis, partecipazione) risultava informata dalla logica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Ferrari
Robertino Ghiringhelli
Filosofo della rivoluzione, filosofo del federalismo, filosofo delle antinomie, filosofo isolato sono i termini con i quali la storiografia suole definire e classificare [...] l’insegnamento tecnico e professionale rispetto al lusso del greco e del latino e contro la sterile erudizione delle assieme e trova nella ragione di Stato la nascita della scienza moderna che studia e indica i meccanismi della macchina politica. Il ...
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GARIN, Eugenio Antonio
Michele Ciliberto
Nacque a Rieti il 9 maggio 1909, figlio di Francesco e di Teresa Barbagli.
La formazione
Il nonno, intendente di Finanza, si era trasferito dalla Savoia in Toscana [...] giovane e valente filologo, con particolare interesse per la storia del romanzo greco, per Teocrito e per i commenti a Teocrito. La guerra e la il problema della genesi e dei caratteri della scienza moderna, sforzandosi di «mostrare come un moto di ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] studi con Grandi apprese l'essenziale in geometria classica e "moderna" (cioè il metodo degli indivisibili di B. Cavalieri), in 1743, col nome di Pontonaro Aristide (o, in forma greca, Pontonoo Aristideo), della colonia pisana d'Arcadia, detta Alfea ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] di avvertire il carattere estetico-mitico più che non etico-religioso, epperò precristiano e non moderno, della letteratura greca, evitandogli fraintendimenti anacronistici. La sua esperienza storicistica, la sua fedeltà allo "statino", alla "piccola ...
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giustizia
Stefano De Luca
Una componente indispensabile per qualsiasi forma di vita associata
Nessuna società, per quanto piccola, può sussistere senza un insieme di norme che regoli i rapporti tra [...] la libertà
La giustizia per i primi pensatori Greci
Per gli antichi Greci la giustizia consiste nella conformità a un ordine pace
Alle origini della modernità troviamo un paradosso: il fondatore del giusnaturalismo moderno ‒ l'inglese Thomas ...
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Machiavelli, Niccolo
Machiavelli, Niccolò
Pensatore e letterato (Firenze 1469-ivi 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de’ Nelli. Studiò grammatica dal 1476, [...] Virgilio allo Studio. Non c’è prova che conoscesse il greco. Tra il 1492 e il 1494 cercò di stringere rapporti con e fra gli Stati e di un confronto razionale fra i casi moderni e l’esempio degli antichi romani. Alcuni capitoli dei Discorsi (I ...
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FASSÒ, Guido
Franco Tamassia
Nacque a Bologna il 18 ott. 1915 da Emesto, generale dell'esercito, e da Cesarina Barbieri. Trascorse l'infanzia e l'adoloscenza a Mondovì, Parma e Mantova. Sostenne la [...] che, recependo elementi laico-razionali della cultura greco-romana, concilia ragione e fede, fonda l residuo di una mentalità oggettivistica ed universalistica incompatibile con la cultura moderna.
Il diritto naturale (Torino 1964; 2 ed. 1972: ...
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Aristotele
Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima [...] avevano cercato il "principio" di tutte le cose (in greco arché), ma lo avevano individuato in un'unica causa, mentre
Fisica
Quella di Aristotele ‒ vista con gli occhi del fisico moderno ‒ è una fisica 'ingenua', basata cioè sull'esperienza comune. ...
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dialettica
Giuseppe Bedeschi
Arte del dialogo o logica basata sulla contraddizione
La parola dialettica (dal greco dialektikè tèchne, "arte dialogica") è stata usata da Socrate, per il quale l'arte [...] di scoprire la verità. Per Platone era invece la scienza che studia le idee nelle loro molteplici connessioni. Tra i filosofi moderni, notevole è stata la concezione di Hegel (che ha influenzato Marx), secondo il quale la realtà e il pensiero si ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...