koinè Lingua comune, come uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale e su un territorio piuttosto esteso, con caratteri uniformi (in contrapposizione ai dialetti locali e alle [...] di origine non greca. A differenza delle parlate greche di età anteriore, la k. è largamente nota attraverso scritture private (lettere commerciali e familiari, compiti scolastici ecc.) conservate nei papiri. È alla base del grecomoderno con le sue ...
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Bibliotecario e bibliofilo francese (Parigi 1812 - Cannes 1886), dal 1850 direttore della biblioteca della Assemblée nationale, poi prof. di grecomoderno alla École des langues orientales vivantes. Fu [...] . Naz. di Madrid e di relazioni dei suoi viaggi scientifici nel mondo greco (Monte Àthos, Costantinopoli, ecc.). Raccolse una notevole biblioteca, ricca soprattutto di manoscritti greci, e una collezione di autografi, che andarono dispersi nel 1887 ...
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In linguistica, la scomparsa dello spirito aspro in greco. Ha avuto luogo dapprima in certi dialetti eolici e ionici, e si è poi gradatamente estesa ad abbracciare l’intero territorio; il grecomoderno [...] è psilotico ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] popolare e il primitivo, spingendolo a ricercare canti dei popoli più diversi, antichi e moderni. Per il Herder la poesia è senz'altro popolare: la primitiva poesia greca "visse nell'orecchio del popolo, sulle labbra e sull'arpa" dei cantori, "fu il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Socrate
Carlotta Capuccino
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Socrate è il primo – e forse l’unico – uomo ad avere dedicato l’intera vita [...] porta da premesse plausibili a conclusioni implausibili. Il termine comunemente usato per indicarlo è élenchos, che in grecomoderno significa “controllo”, il controllo a distanza del telecomando o quello scolastico della pagella e del registro.
L ...
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MARINI, Niccolò
Carlo Fantappiè
– Nacque a Roma il 20 ag. 1843 da Emanuele (discendente da un’antica famiglia apparentata con i Salviucci, che da diversi decenni dirigevano la tipografia della Camera [...] copta, G. Botti, G. Cozza-Luzi, N. Festa per la parte bizantina, G. Ciardi-Dupré per il grecomoderno, A. Pellegrini per le letterature orientali). Contemporaneamente, però, Bessarione trascurò il suo orientamento religioso originario, divenendo un ...
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BUONDELMONTI, Cristoforo
Robert Weiss
Nacque quasi certamente a Firenze da Ranieri, appartenente alla famosa famiglia fiorentina dei Buondelmonti, attorno al 1385. Nulla si sa di preciso dei suoi primi [...] Liber furono eseguite in Italia durante il Quattrocento. A questo secolo appartiene anche una traduzione del testo abbreviato in grecomoderno, mentre durante il Cinquecento questo stesso fu tradotto in inglese.
Il B. è anche l'autore di un Nomina ...
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La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] Morosi, curando una raccolta di canti in griko (Morosi 1870), concludeva sostenendo un’affinità tra queste parlate e il grecomoderno e proponendo così un’ipotesi che fu poi ripresa da molti studiosi. Tra questi in particolare Oronzo Parlangeli (1953 ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] le sue poesie civili (Al pianto d'Italia e Il nome di patria. Canzon in metro libero imitata da un canto grecomoderno) e alcune prefazioni per il Sesto Caio Baccelli, come Il falegname, del 1849.
Quando, il 12 apr. 1849, il dittatore Guerrazzi ...
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VILLERE (Philaras), Leonardo
Stefano Villani
Nacque da Giovanni ad Atene verso la fine del Cinquecento.
Trasferitosi in Italia, nel 1608 entrò nel Collegio greco di S. Atanasio a Roma, dove conseguì [...] di dottore in teologia e insegnò per quattro anni grammatica e umanità. A questi anni risale una sua traduzione in grecomoderno della Dottrina cristiana di Roberto Bellarmino pubblicata a Roma nel 1616. Nel 1617 lasciò Roma forse per recarsi in ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...