(XI, p. 847)
Archeologia. - L'isola nel suo insieme. - Le ricerche più importanti degli ultimi dieci anni, pur estese a tutte le fasi archeologiche di C., hanno dato i risultati più originali nel campo [...] una significativa, piccola tholos del Minoico Antico I è tornata alla luce a Nea Roumata non lontano da La Canea (grecomoderno Chanià: antica Kydonia); un insediamento Minoico Antico, è stato rinvenuto a Debla, a ovest di La Canea. Tutto il periodo ...
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È il nome corrente della unità monetaria principale presso i popoli ellenici dell'antichità. Dal punto di vista ponderale è un centesimo della mina (v.), e si compone di 6 oboli (v.). Secondo Plutarco [...] , in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., s. v.; A. Segré, Metrologia, Bologna 1928, passim.
Dramma, o meglio dracma si chiama anche l'unità fondamentale del sistema monetario grecomoderno, suddivisa in centesimi (λεπτα) e calore (1931) di lire it. 0,2466. ...
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È la terza lettera dell'alfabeto romano e di quelli derivati da esso; il suo nome, che era ce in latino, si è conservato in quasi tutte le lingue europee; in italiano è ci. La sua forma deriva da quella [...] sorda (con forme intermedie di intacco della velare) si riscontra anche in altre lingue non neolatine, p. es. nel grecomoderno e in alcuni dialetti arabi. Ma poiché queste lingue non hanno introdotto nel loro alfabeto alcun segno per rappresentare ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] vi serve anche a rappresentare il suono esplosivo d, conservatosi in vocaboli d'origine straniera. Un fenomeno analogo al grecomoderno ha luogo, tra le lingue semitiche, nell'ebraico e nell'aramaico; l'arabo possiede una d spirante accanto alla ...
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È la seconda lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (bi in italiano, be in quasi tutte le altre lingue europee: in latino esso sonava be) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] giungendo fino alla labiodentale spirante (la v dell'italiano): esempio del primo caso è lo spagnolo, del secondo il grecomoderno, il quale pertanto ha dovuto, per rendere il suono di b esplosiva nelle parole d'importazione straniera, introdurre il ...
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. Un po' più recente e di lettura più facile dell'alfabeto glagolitico (v.), l'alfabeto cirillico si riaccosta molto di più ai caratteri greci. Mentre però l'alfabeto glagolitico ha dei rapporti, discussi [...] (il valore delle singole lettere è determinato, naturalmente, dalla pronuncia del grecomoderno; quindi: β = v, ζ = z sonora, η = i). 2. quelle lettere greche che rappresentano suoni estranei al paleoslavo sono state incluse nell'alfabeto cirillico ...
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I Romani chiamarono asperi nummi le monete uscite di fresco dalla zecca, che in italiano si dicono ruspe, e l'aggettivo, passato in greco in età bizantina, finì col designare ogni sorta di monete d'argento, [...] e di qui in grecomoderno ἄσπρος ha preso il significato generale di "bianco". Questo vocabolo divenne poi nel Levante il nome generico delle monete d'argento turche; anche infatti la parola corrispondente turca, āqcèh, ha per radice āq, che ...
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Glottologo greco, vivente. Nacque nel 1848 a Mithio in Creta, studiò ad Atene e in Germania; nel 1885 fu nominato professore di glottologia all'università di Atene; è ora professore onorario in quella [...] di Salonicco.
Fu, si può dire, il primo e certo quello che più contribuì a portare lo studio del grecomoderno in un campo rigorosamente scientifico. Ancora fondamentale è la sua Einleitung in die neugriech. Grammatik (Lipsia 1892), utile anche per ...
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Bizantinologo italiano (Gaida, Reggio nell'Emilia, 1877 - Roma 1963), fratello di Angelo e di Giovanni. Fu prof. di letteratura bizantina e di grecomoderno nel Pontificio istituto orientale (1918-24), [...] di letteratura greca nell'univ. di Catania (1925), di filologia e storia bizantina in quella di Roma (1926-48). Cominciò l'edizione critica delle opere di Efrem Siro, che si arrestò al 1º fascicolo del 1º vol. (1915). Fu collaboratore dell' ...
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stradiotti Soldati di una cavalleria leggera che la Repubblica di Venezia organizzò per controbattere le incursioni della cavalleria leggera turca (15° sec.). In Italia furono adoperati per la prima volta [...] cui al dialetto veneziano si mescolano elementi fonetici istriani e dalmati ed elementi fonetici e lessicali del grecomoderno. Alla letteratura stradiottesca propriamente detta appartengono alcuni poemetti che ricordano (per lo più in tono burlesco ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...