Filologo classico (Corbeil-sur-Seine 1750 - Parigi 1805). Ricercò e studiò i codici antichi nelle principali biblioteche d'Europa. Fu prof. di greco antico e moderno al Collège de France. Curò l'edizione [...] critica del Lessico omerico di Apollonio (1773) e del romanzo pastorale di Longo Sofista, Dafni e Cloe (1778); pubblicò Anecdota graeca (1781, da un codice parigino e un codice marciano) e (1788) il codice ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] , αἱ ἱεραί γραϕαί, τὰ ἱερὰ γράμματα, termini già usati nell'antichità e rimasti in uso presso i Bizantini e i Grecimoderni.
Presso tutti i cristiani la Bibbia si divide in due parti assai disuguali, dette (con espressioni tolte alla stessa Ribbia ...
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TOMMASEO, Niccolò
Pietro Paolo Trompeo
Nato a Sebenico in Dalmazia il 9 ottobre 1802 da Girolamo, modesto negoziante, e da Caterina Chevessich, morto a Firenze il 1° maggio 1874. La sua famiglia, che [...] le Scintille (Venezia 1841), con pagine anche in grecomoderno e in illirico. Nel 1847 fu per breve tempo Antologia, 1930; M. Lascaris, T. traducteur de chants serbes en grec, Praga 1930 (comunicazione fatta a Praga al Congresso dei filologi slavi il ...
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NERUCCI, Gherardo
Quinto Santoli
Letterato, nato a Pistoia, di nobile famiglia montalese, il 18 maggio 1828, morto al Montale il 30 dicembre 1906. Combatté a Curtatone col battaglione universitario [...] di Pistoia e di Prato, collaborò a giornali politici e letterarî.
Polemista, traduttore dal greco, dal latino e dall'inglese, autore di una grammatica del grecomoderno, diede veste italiana alle Letture sopra la scienza del linguaggio di M. Müller ...
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(Bălgarija; A. T., 16 bis, 81).
Sommario. - Geografia: Il nome, i confini (p. 66); Storia della conoscenza del paese (p. 66); Geologia (p. 66); Morfologia (p. 67); Clima (p. 69); Acque continentali (p. [...] in bulgaro invece numerose voci romanze, specialmente italiane e romene. Le voci italiane giungono soprattutto per il tramite del greco-moderno e del serbo. Vi sono inoltre nel bulgaro alcune parole albanesi (p. es. vatra).
Non si deve peraltro ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] 1809. A Bergen l'arte della stampa cominciò nel 1719; a Trondhjem nel 1739; a Christianssund nel 1779.
24. Grecia. - Libri in grecomoderno si stampavano dal sec. XVI in Venezia, mentre solo nel 1823 per iniziativa di Ambroise Firmin-Dìdot cominciò a ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] austriaco Kopitar (Wiener Jahrbu̇cher für Litteratur, XLVI, p. 86) il quale però non parlava ancora della balcanicità del grecomoderno. Il Miklosich poi, nel suo scritto sugli elementi slavi del romeno (Denkschr. d. Akad. Wien, XII, 1862), stabilì ...
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(V, p. 387; App. I, p. 191; II, I, p. 308; III, I, p. 174; IV, I, p. 192)
Popolazione.- Nel 1988, la celebrazione del bicentenario dello sbarco dei primi coloni nell'area di Sydney ha consentito al paese [...] popolazione di età superiore ai 4 anni, seguito immediatamente dall'italiano (con il 3,9%, pari a 555.300 persone), e dal grecomoderno (307.800 persone, il 2,2%), sino a un totale di ben 2.404.600 individui di lingua materna diversa dall'inglese ...
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Nell'unirsi dei suoni in sillabe, delle sillabe in parole e delle parole in proposizioni, si produce una gradazione ritmica dipendente dalla varia forza e durata della corrente espiratoria, e una gradazione [...] anche i nomi di ὀξεῖα "acuto" e βαρεῖα "grave". In processo di tempo l'accento greco mutò natura fino a divenire, nel grecomoderno, un accento prevalentemente espiratorio, onde si spiega anche il mutamento di significato della parola prosodia, che ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] degli otto gruppi risultanti, da descrivere come tipica (eschimo, cinese, samoano, subiya, turco, arabo d'Egitto, grecomoderno, georgiano), il Finck dimostrò di respingere, o per lo meno di non potere applicare praticamente, quella classificazione ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...