MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] che la battaglia decisiva per la fondazione dello stato e dell'Europa moderna non si combatte né in Germania, né in Italia. Come , che trovò a Toledo, tradusse un gran numero di opere greche, tra l'altro tutte le parti della fisica d'Aristotele, ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] su generi o autori determinati si possono citare, per es., quelle sulla tragedia greca di M. Pohlenz, di G. Perrotta, di A. Lesky, o il Medioevo), che è uno dei modelli della storia letteraria moderna.
Poco dopo Mabillon, L. A. Muratori iniziava ...
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Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] Criseida, reclamata dal padre, deve recarsi al campo greco, e con vivissimo dolore si distacca da Troilo Woodridge, B. defence of Poetry in De genealogiis deor., in Publ. of the Modern language Assoc. of America, XIII (1900), p. 333 segg.; B. Zumbini, ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] difficoltà, i termini stessi dei problemi che poi, dopo la sosta medievale furono ripresi e sviluppati dal pensiero moderno. Quel che i Greci videro chiaramente nel mondo estetico (e cioè, in generale, in tutta quella sfera di realtà che essi poi ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] regno, non si può che restare ammirati di fronte alla modernità di certe sue vedute; ma non bisogna nemmeno dimenticare il Medioevo, come naturale punto d'incontro di tre civiltà, la greca, la latina e l'araba, era il terreno più adatto per lo ...
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Musica
Parte introduttiva
di Stefano Catucci
Nei primi anni del 21° sec. la vita musicale non ha conosciuto novità di rilievo rispetto al periodo immediatamente precedente. Si è assistito, semmai, all'espandersi [...] dei luoghi privilegiati del pensiero attraverso il quale il soggetto moderno può arrivare a formare sé stesso in modo autonomo rispetto la m. elettroacustica in acusmatica - in greco akusmatikós indicava la consuetudine, propria di Pitagora, ...
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. Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette [...] e la diffusione dei misteri orientali nel mondo greco-romano. Gli studî attorno al buddhismo e alle insegnamento di Gesù con ciò che passa per essere la civilizzazione moderna. Non vi lasciate accecare dallo splendore che viene dall'Occidente. ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] 2; III, 1 e 2, Halle 1873 segg.
Per l'età moderna: l'opera decisamente cattolica di J. Janssen, Gesch. d. deutschen Volkes una ripresa umanistica, la quale incomincia a indirizzarsi verso la Grecia oltre che verso Roma. Hagedorn è seguito da J. W ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] non il semplice rifiorire degli studî e una più fervida ripresa delle tradizioni letterarie greco-romane, non, vagamente, tutta la letteratura moderna preclassica, non tutto il Cinquecento, ma l'epoca delle revisioni coraggiose e dei tentativi ...
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SICILIA (A. T., 27-28-29)
Attilio MORI
Ramiro FABIANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Biagio PACE
Giovanni PUGLIESE CARRATELLI
Gaetano Mario COLUMBA
Secondina Lorenzina CESANO
Carlo Alfonso NALLINO
Ernesto [...] ha origine dal Pizzo Magazzino e dal Pizzo i Pèlavet a SO. di Piana dei Greci a meno di 20 km. a sud di Palermo; il suo sviluppo totale è Sull'altura occupata dall'abitato moderno di Caltagirone, una grossa kome greca, probabilmente Galarina, mostra ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...