Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] e nel Ritter. Esso diede luogo alle storie della filosofia dello Zeller (per il pensiero greco), dell'Erdmann e del Fischer (per il pensiero moderno), del Cousin (in Francia), del Lewis (in Inghilterra), dello Spaventa (in Italia).
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] A. e l'architettura del XX secolo, Roma 1988.
Storiografia
Antichità greco-romana . − Nella storiografia dell'a. antica, spesso, ma non di un problema unitario in merito alle origini del ''moderno'' in a. e se ne sono invece rintracciati molti ...
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. La parola enciclopedia viene dal greco; ma la forma ἐγκυκλοπαιδεία non esiste nel linguaggio classico che ha solo l'espressione ἐγκύκλιος παιδεία (Strabone, Plutarco, Ateneo; letteralmente: "educazione [...] Tra i Latini, Vitruvio traduce solo a metà l'espressione greca e parla di encyclios disciplina (I, 1 e VI, Utrecht 1925 segg., non ancora completata).
Spagna. - La vecchia Enciclopedia moderna del Mellado (voll. 34 e 3 volumi di tavole, Madrid 1851- ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] schema di Eporo e la carta di Eratostene), avente la Grecia al centro (l'omphalos di Delfi era il centro del and discrimination in Britain, Londra 1986; La teoria della razza nell'età moderna, a cura di G. Gliozzi, Torino 1986; F. Castradori, Le ...
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SCUOLA (XXXI, 249)
Giovanni Calò
In Italia l'ultimo decennio non ha visto innovazioni profonde e organiche, eccetto forse l'istituzione della Scuola media; e la caduta del fascismo ha determinato piuttosto [...] straniera.
Si apriva la prospettiva di un "umanismo moderno", con stretto e intenso significato sociale, caratterizzato anche intensissimo, e comincierebbe quasi insieme con quello del greco, accanto ad altri elementi di cultura non eliminabili ...
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LIBANO (XXI, p. 30; App. II, 11, p. 192)
Umberto BONAPACE
Onorio GOBBATO
Ettore ANCHIERI
Popolazione. - Immutata, dal 1948, l'estensione territoriale (10.170 km2) e la divisione amministrativa in [...] quasi uguale fra cristiani (in massima parte maroniti e greco ortodossi) e musulmani. Nelle quattro città principali ( 115-26; P. Minganti, In margine alla crisi libanese, in Oriente moderno, 1958, pp. 489-496; G. Lenczowski, The Middle East in World ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] il tratto saliente della storia della Chiesa nell'età moderna.
Invero si diffonde e diviene in questo periodo l'attrattiva che esercitano sulle menti colte i grandi filosofi dell'antica Grecia. Il neoaristotelismo, che già nel sec. XIV s'è affermato ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] -romana.
L'arte greca, a differenza di quella di tutti gli altri popoli dell'antichità, e anche di quella di molti dei popoli dell'evo moderno, ebbe un carattere di universalità, che la innalza e la astrae dal ristretto ambiente geografico in cui ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] quello che si può dire il periodo attico della filosofia greca, iniziato da Socrate e culminato in Platone, in un che è bianco (De an., Il, 6,418 a 10). Con la psicologia moderna, A. riconosce che il tatto è il senso primitivo e universale (De an., ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] sul campo di battaglia.
Di tre grandi chirurghi romani d'origine greca è infine doveroso far cenno: d'Eliodoro (sec. I), che manifestazioni.
Di questa ampiezza e importanza di compiti della moderna chirurgia, e del fervore degli studî relativi, sono ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...