koinè Lingua comune, come uso linguistico accettato e seguito da tutta una comunità nazionale e su un territorio piuttosto esteso, con caratteri uniformi (in contrapposizione ai dialetti locali e alle [...] eliminando progressivamente le parlate e i dialetti locali e imponendosi anche a parlanti di origine non greca. A differenza delle parlate greche di età anteriore, la k. è largamente nota attraverso scritture private (lettere commerciali e familiari ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] a Mosca (dove era sorta, sul modello kieviano, l’Accademia slavo-greco-latina) la tradizione del teatro scolastico dei gesuiti, scrivendo commedie in versi di argomento biblico. Il primo dramma è invece l’Artakserksevo dejstvo («Azione di Artaserse ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] degli E. non dispone, come fonte, che del racconto biblico, per cui la critica non parla di fondamenti storici, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] lettere e di opere di pietà, taluni contenenti testi o citazioni biblici. Un frammento di Ex. 13,11-16 è uguale al 1-72, spec. pp. 22 seg., 40 e tav. 20-C.
Traduzioni greche. - I Settanta. - Mentre l'edizione diplomatica di Cambridge, condotta sul cod ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] accorti della possibilità di distinguere alcuni gruppi linguistici indipendentemente dalla tradizione biblica. È il caso dello Scaligero, il quale parlò del greco, germanico, slavo e neolatino come di quattro matrices linguae, ciascuna caratterizzata ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] poiché la critica testuale nasce in filologia classica, vale autore greco o latino. E in astratto si può anche pensare che lingua inglese per primi hanno fatto penetrare dall'ambito biblico e latino in quello dei classici italiani con l'allestimento ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] Israele, ricostruito e rivitalizzato a partire dall’ebraico biblico negli ultimi cinquant’anni; non sembra destinato a Sicilia ed estese aree costiere del Sud Italia dove l’uso del greco come lingua di cultura perdurò a lungo dopo la caduta dell’ ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] alef e š che appaiono identici all'alfa e al sigma greci. Un altro óstrakon da Izbet Sartah, databile all'XI sec bearb. von Benno Landsberger, hrsg. von M. Civil, Roma, Pontificio Istituto Biblico, 1937-; v. XIV: Ea A=nâqu, Aa A=nâqu, with their ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] divino si era manifestato originariamente in ebraico e in greco, ma che solo la diffusione del cristianesimo nei domini discusso del vangelo di Luca (2, 14) appare, nella versione biblica del 2008, come «sulla terra pace agli uomini, che egli ama ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] (Adone di Giovan Battista Marino), idillio, poesia biblico-agiografica, poesia filosofica, poema eroicomico (La secchia confina arnioni o rognoni nel linguaggio gastronomico o veterinario. Il greco è più produttivo del latino nel conio di nomi di ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...