Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] è cresciuta all'ombra di Antiochia da dove giungevano non soltanto le misure disciplinari, ma anche i commentari biblici in greco di Teodoro di Mopsuestia.
L'importanza dell'opera esegetica di quest'ultimo nella crescita intellettuale della scuola ...
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Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] regolano la vita religiosa della città (da cui la denominazione greca di politike theologia e quella latina di theologia civilis). e vero Dio, quasi Platone fosse assimilabile ai profeti biblici. Ne consegue che il filosofare consiste, per Eusebio, ...
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Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] realizza le proprie potenzialità - in maniera completa il popolo greco, in maniera incompleta gli altri. Il ciclo diventa così questa impostazione si accompagnasse talvolta al vagheggiamento dell'Oriente biblico, come in Herder, o al mito di un' ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] rese accessibile agli ebrei quasi tutte le opere della cultura greca, le opere scientifiche e filosofiche degli autori musulmani e è ciò che rende l'uomo simile a Dio. Così, nella frase biblica "facciamo l'uomo a nostra immagine" (Genesi 1, 27), l' ...
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Persona
Angela Ales Bello
Sul piano filosofico il concetto di persona è stato inteso in tre fondamentali accezioni che si sono succedute nel tempo: come sostanza primaria e indivisibile, composta di [...] occhi', 'ciò che si vede': pertanto la possibilità di passare dal termine greco a quello latino persona non era facile, e tuttavia forse Tertulliano lo usa traducendo proprio il biblico πρόσωπον (volto di Dio). La difficoltà dell'uso delle due parole ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] come era stato inteso e interpretato da alcuni dei suoi esegeti greci della tarda antichità e da quelli arabi musulmani, e Mosè Maimonide il problema del contrasto tra i dati della tradizione biblica e il sapere scientifico. La soluzione proposta da ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...