Filosofo e scrittore latino (n. Cordova 4 a. C. - m. 65 d. C.). Figlio di Seneca il Retore, compì i suoi studî a Roma, con Papirio Fabiano, retore e filosofo stoico, lo stoico Attalo, il cinico Demetrio [...] , doveva attirare fortemente le anime più sensibili alla cultura greco-romana. Da uno spunto contenuto in una lettera di s , e permettesse, secondo l'ideale di tutta la tarda cultura antica, di raggiungere uno stato di quiete dell'anima, non solo ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] fu onorato dagli Ateniesi con la prossenia), nel 476 abbandonò la Grecia recandosi ad Agrigento presso Terone che lo ospitò, e per il quale genio poetico pindarico fu presto consapevole il mondo antico, che lo considerò non solo ineguagliabile, ma ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] afferma l'azione di Dio nel mondo, operante come volontà creatrice, donde il vasto influsso di P. sulla stessa patristica greca e sul pensiero cristiano in generale. In campo etico, riprendendo le concezioni platoniche e aristoteliche, P. afferma la ...
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Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] Damaso per risolvere lo scisma antiocheno. Assai apprezzato dal papa letterato, è incaricato di rivedere sui testi greci l'antica versione latina della Bibbia: da quest'opera è nato il Psalterium Romanum (il Gallicanum sarà preparato dallo stesso ...
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Poeta tedesco (Ansbach, Franconia, 1796 - Siracusa 1835). Riaffermando l'autonomia del fenomeno artistico, considera l'arte la più alta espressione dell'attività creativa dell'uomo, e la vita un godimento [...] Istituto dei paggi, dove studiò, oltre al latino e al greco, il francese, l'inglese e l'italiano. Nel '14 . Già allora, cercando una strada sua, egli si entusiasmò per l'antico e per il moderno: e Omero, Orazio e Properzio, Guarini, Calderón ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] che in quella per il 367 (conservata parzialmente anche in greco; le altre sono conservate in traduzione siriaca e copta) è contenuto il canone biblico di Atanasio: che è, per l'Antico Testamento, quello ebraico, pur raccomandando, per lettura pia, ...
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Musicista e compositore (Roma 1561 - Firenze 1633). Attivo presso la corte medicea, P. fece parte della Camerata fiorentina de' Bardi e ne condivise l'estetica del «recitar cantando» (stile al quale è [...] concezione, fondata su un presupposto riaggancio al dramma greco, ricreato sulla base di una visione puramente della nuova poetica. Sulle finalità di questo lavoro (il più antico melodramma giunto fino a noi) P. stesso lasciò precise indicazioni ...
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Giurista e filosofo (Napoli 1636 - ivi 1714). Figura di spicco nel panorama culturale della Napoli del Seicento, al rinnovamento culturale della quale contribuì dando nuova vita all'Accademia degli Investiganti [...] con l'istituzione, a sue spese, di una cattedra di greco presso l'università, con la raccolta nella propria casa della più , e della "filosofia moderna" contro l'aristotelismo antico e scolastico. Questo tema costituisce il nucleo della sua ...
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Storico greco siciliano (n. 356 a. C. circa - m. 260 a. C. circa). Autore di un'opera storiografica sui Siciliani e gli Italioti, godette di una grandissima popolarità fino al sec. III d. C., e in particolare [...] riscosse forse maggiore interesse tra i Romani che non tra i Greci, per le notizie che offriva sia su Roma in particolare, sia 'opera è molto incerta, ma pare avessero trattazione ampia il periodo più antico e la storia fra i secc. 4º e 3º. L'opera ...
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Filologo tedesco e storico del pensiero antico (Lobberich, Renania, 1888 - Boston 1961). I suoi studi si sono concentrati soprattutto sulla filosofia e i movimenti d'idee greci del sec. 4º a. C.: egli [...] opera più nota, traccia perciò, animato dall'ideale di un umanesimo moderno, la storia dell'ideale greco di cultura, del contenuto educativo dell'antichità ellenica, dalle origini a Demostene, vista in un processo che per J. culmina in Platone. Con ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...