Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] , tra cui emerge ‛Aqībā. Il confronto con le versioni greche fatte da ebrei in concorrenza con la LXX (Aquila, Teodozione d.C.), con le versioni aramaiche, o targūmīm, e con i testi biblici del Mar Morto assicura dell’esistenza, già verso il sec. 2° ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] 1608) per l’Impero ed estesa a tutta la Chiesa daClemente X (1670); la Chiesa greca ha la festa dell’unione degli a. incorporei.
Nelle prime raffigurazioni, di soggetto biblico (dal 3° sec.) l’a. appare come figura giovanile, priva di ali, vestita di ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] a Mosca (dove era sorta, sul modello kieviano, l’Accademia slavo-greco-latina) la tradizione del teatro scolastico dei gesuiti, scrivendo commedie in versi di argomento biblico. Il primo dramma è invece l’Artakserksevo dejstvo («Azione di Artaserse ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] degli E. non dispone, come fonte, che del racconto biblico, per cui la critica non parla di fondamenti storici, i digiuni, le penitenze. Nel Medioevo, sotto l’influsso del pensiero greco e arabo, si sviluppa un’attività di ricerca e di sistemazione ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] nettamente nell’ambito dell’antichità precristiana.
Il pensiero greco pone il problema dell’origine, della natura e del presente in ambito carolingio e ottoniano sia in scene bibliche sia in raffigurazioni allegorico-simboliche degli imperatori.
Già ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] fino al sec. XV, ed oltre, sulle facciate delle chiese di Grecia.
e) Stoffe: un'approfondita indagine tecnica va compiendo il Pfister, Jerphanion, in Orientalia Christiana del Pontif. Istituto Biblico di Roma (poi Orientalia Christiana periodica) dal ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] di Tărnovo (sec. 10°) in Bulgaria, di Serrai e di Kalambaka in Grecia, del sec. 12° (Sotiriu, 1935; Grabar, 1976, nr. 64; Sodini fronte è scolpito il busto aureolato di un sovrano biblico.Seppur caratterizzato da un modellato sommario, il primo ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] una figura della c. perché il numero trecento in greco si indica con la lettera tau; la larghezza - Lurker, s.v. Croce, Crocifissione, in Dizionario delle immagini e dei simboli biblici, a cura di G. Ravasi, Cinisello Balsamo 1990, pp. 64-66; ...
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PALERMO
V. Zoric
(gr. ΠάνοϱμοϚ; lat. Panormus; arabo Balarm; Panhormus, Panhormos, Panhormum, Palarmum nei docc. medievali)
Città di origine fenicia, oggi capoluogo della Sicilia e sede metropolitana, [...] poco sarebbe sorto il palazzo Senatorio - con la porta dei Greci vicino al mare. A cavallo di quest'asse, tra B. Rocco, I mosaici delle chiese normanne in Sicilia. Sguardo teologico biblico liturgico, II/I. La Cappella Palatina, II/II, ῾Ο ΘεολόγοϚ 3 ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...